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DECARO (ANCI): VOTO
SAREBBE UNA IATTURA

DECARO (ANCI): VOTO <br> SAREBBE UNA IATTURA

“All'assemblea dell'Anci sul Pnrr, il 22 giugno, ho espresso a nome di tutti i sindaci la forte preoccupazione per le fibrillazioni della maggioranza che si intravedevano già allora. In quella occasione chiesi ai partiti, entrati ormai da tempo in modalità campagna elettorale, di evitare che a pagare il prezzo del confronto politico fosse il Paese. Purtroppo non ci hanno ascoltato e ora, se la crisi non rientra, saranno guai per l'Italia. Rischiano di fermarsi tutti i progetti avviati sul Pnrr insieme ai flussi di risorse già assegnate. Significa arrestare il processo di crescita e modernizzazione del Paese”. Lo afferma Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari in una intervista a Repubblica. E aggiunge: “Se le dimissioni fossero confermate, e io non me lo auguro, mi pare che il voto anticipato resti l'opzione più probabile. E sarebbe una iattura. Non che abbia paura delle elezioni, al contrario, ma è necessario continuare fino a scadenza naturale della legislatura per non disperdere l'enorme patrimonio di credibilità faticosamente conquistato in quest'ultimo anno e mezzo. Perché si deve avvalorare lo stereotipo di un'Italia instabile, sempre vittima delle tensioni fra i partiti, incapace di portare le cose fino in fondo nei tempi previsti? Dimostriamo per una volta di essere un Paese serio”. Per questo, insieme a oltre 2mila sindaci, ha firmato l'appello per chiedere al premier di restare? “L'ho fatto come primo cittadino di Bari, non da presidente dell'Anci. Io rappresento la mia comunità cittadina e credo di avere il diritto e il dovere di dire quello penso”. Giorgia Meloni vi accusa di usare le istituzioni come sedi di partito… “È una polemica sbagliata. Il fatto che a firmare siano stati sindaci di ogni colore — centrosinistra, centrodestra, civici — è la prova che a muoverci non sono i calcoli di partito. L'essere vicini alla vita delle persone ci ha spinti a ricordare che far cadere governo adesso non è compatibili con le urgenze che abbiamo di fronte”. (red - 19 lug)

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