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FEDRIGA: NON FARO’
IL MINISTRO

“Non farò il ministro. Rimarrò in Regione, se i cittadini mi rivoteranno nel 2023. Preferisco fare il presidente della mia Regione”. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia. Ha rilasciato un’intervista alla Stampa nella quale – oltre a escludere un ruolo nel prossimo governo – ha tracciato un lungo bilancio dell’esperienza con Draghi premier: “L'Italia era diventata una delle guide europee – dice Fedriga - Draghi ha un'autorevolezza riconosciuta da tutti: quando parla condiziona le decisioni degli altri capi di Stato, e questo è stato un vantaggio enorme per il Paese. Tra le cose migliori fatte penso ai provvedimenti per calmierare il costo dell'energia, i fondi messi a disposizione per famiglie e imprese, il Pnrr che è stato risistemato rispettando i tempi dettati dall'Europa. Era un governo nato per affrontare solo le emergenze, ma lo ha fatto egregiamente”. Le cose che avrebbe fatto in altro modo o affatto? “La norma sul bonus da 200 euro. Avrei messo in atto altre misure specifiche, anche per tenere in piedi i settori produttivi. Il bonus è costato tantissimo, ma non è stato determinante per la tenuta sociale del Paese. Avrei poi rivisto il Reddito di cittadinanza, ci sta portando spese ingenti e danneggia il mondo del lavoro”. Ora l’esito delle urne sembra pendere dalla parte del centrodestra: “Penso che non ci sia nulla di scontato, anche se i sondaggi ci danno la vittoria a mani basse. Dobbiamo lavorare, dare la certezza agli elettori che abbiamo persone capaci di mettere in pratica le cose, abbiamo gli esempi dei governi nelle Regioni e nei Comuni”, conclude Fedriga.

(31 lug – red)

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