Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

CALENDA: LETTA GESTISCA
DI MAIO E LA SINISTRA

Intervistato da La Stampa, Carlo Calenda si dichiara “molto soddisfatto” dell’accordo elettorale raggiunto con Enrico Letta. “Ho ottenuto quello che volevo, il Pd ha recepito tutti i nostri punti”, dice, e assicura che un'eventuale alleanza di Letta, dall'altra parte, anche con Luigi Di Maio e Nicola Fratoianni non lo turba più di tanto: “Fosse per me, quelli non li metterei in coalizione — spiega— ma se lui li vuole, poi se li gestisce lui”. Ottima premessa per una campagna elettorale serena, non trova? “Guardi, io ho chiesto con forza di evitare che gli elettori di Azione si vedessero costretti a dare il loro voto a queste persone, agli ex 5 stelle, a quelli che hanno votato contro Draghi. Non saranno nei collegi uninominali, questo è scritto chiaramente nel documento che abbiamo firmato”. Stavolta avete ufficializzato tutto in pubblico, Letta magari non si fidava: ha detto che avevate già un accordo, e poi lei ha cambiato le carte in tavola. . . “Non torno sul passato, dico che alla fine abbiamo raggiunto un'intesa su punti molto seri e netti, su un'agenda condivisa in continuità con il governo Draghi. E, cosa a cui tengo molto, evidenziando che ci presentiamo con due leadership distinte e paritarie: io come front runner dell'area liberale e moderata e Letta per quella progressista”. E se si aggiungono gli altri? Di Maio, Fratoianni, Bonelli. . . “Ma che mi frega di Di Maio, non c'entra niente con noi, l'importante è che non contribuisco a farlo eleggere. Chiariamo: nel caso, quelli saranno alleati del Pd, e nelle loro liste, si rapporteranno con loro. Se fosse per me, non li farei entrare nella coalizione, ma se Letta vuole, logica vuole che sia lui a farsene carico e a gestirli”. (3 AGO - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)