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CARFAGNA: UN PATTO
PER L'AGENDA DRAGHI

Dall'addio a Forza Italia all'alleanza con il Pd il passo sembra piuttosto lungo: come lo spiegherà ai suoi elettori? Questa la domanda che il Messaggero oggi in edicola pone al ministro Mara Carfagna per la quale “Alleanza è una parola esagerata. Abbiamo sottoscritto un patto elettorale, costretti da una legge che praticamente obbliga agli accordi, pena l'irrilevanza. È un patto fondato sulla continuità del Piano di Ripresa e del metodo Draghi, di cui proprio in questi giorni incassiamo i primi risultati: il 3 per cento di crescita nel primo semestre 2022, più della Germania, e i dati record sull'occupazione con 400mila nuovi assunti. È un patto per difendere la ripresa italiana messa a rischio dall'irresponsabilità del Movimento 5 Stelle, della Lega e purtroppo di Forza Italia. Dovevo scegliere se stare dalla parte di quel metodo di governo, oppure dalla parte di chi ha distrutto tutto per accelerare di pochi mesi il voto. Potevo comodamente restare sul carro dei presunti vincitori, dove un posto mi era stato assicurato. Ho scelto in coerenza con le mie idee e la mia storia liberale e moderata”. Forza Italia l'ha accusata di tradimento, cosa pensa che le direbbe Berlusconi dopo l'accordo con Letta? “So cosa direi io a Berlusconi: ma li hai visti i dati sull'economia? Lo hai visto il boom dei posti di lavoro? Non ti viene il dubbio che era meglio aspettare otto mesi e andare al voto alla scadenza ordinaria, dopo aver messo in sicurezza il Paese? Sarei rimasta volentieri nella mia casa, quella per la quale ho lavorato tanto tempo, se solo la mia casa avesse avuto rispetto per i cittadini, i loro bisogni e le loro speranze”. (3 AGO / red)

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