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CALENDA: INVESTIAMO
SU SANITÀ E SCUOLA

Intervistato da Avvenire, Carlo Calenda afferma che “chi sceglie Azione sceglie una collocazione internazionale fortemente europeista, l'idea che non si fanno scostamenti di bilancio come se niente fosse, l'esigenza di fare infrastrutture indispensabili per la sicurezza nazionale come termovalorizzatori e rigassificatori, ma anche il salario minimo perché è una barbarie che ci siano persone che lavorano per meno di 9 euro l'ora. Non sono promesse irrealizzabili, anzi è un programma che ricalca l'ultimo discorso di Draghi al Parlamento”. “Pensiamo – aggiunge Calenda – che ogni euro in più che si libera debba essere investito nel Servizio sanitario nazionale, che sta collassando mentre gli italiani devono spendere 40 miliardi per la sanità privata, e nell'istruzione, perché oggi i nostri giovani arrivano al termine del secondo ciclo scolastico con un tasso d'impreparazione doppio rispetto a quello europeo. Poi vorrei ripristinare interamente Impresa 4.0, che aveva portato l'Italia a crescere in termini di ricerca, innovazione, produzione industriale ed export più della Germania. E cancellare tutti i sussidi che non funzionano. Sono una montagna”. E il Reddito di cittadinanza? “Va rivisto, non abolito. Occorre coinvolgere le agenzie private per il collocamento, ma anche inserire la condizione per cui si perde il Reddito se si rifiuta un'offerta di lavoro”. (13 ago – red)

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