Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

TURISMO DELLE RADICI

Matera, la
città dei sassi

Matera, la <br> città dei sassi

"Cristo si è fermato a Eboli", il libro in cui Carlo Levi racconta la povertà del Mezzogiorno, e "La Passione di Cristo", il primo film diretto da Mel Gibson, hanno reso famosi i Sassi di Matera in tutto il mondo, dal 1993 patrimonio Unesco. Capoluogo dell'omonima provincia, Matera è una città dalle origini antichissime, riconosciuta come Capitale europea della cultura per il 2019 insieme alla bulgara Plovdiv. La sua nascita si perde nell'età paleolitica, come dimostrano i primi insediamenti localizzati nelle grotte naturali disseminate lungo le Gravine materane, che in gran numero definiscono il paesaggio rupestre. Le scoperte nella Grotta dei Pipistrelli e nelle grotte funerarie, ad opera di Domenico Ridola, fondatore del Museo Archeologico Nazionale di Matera, testimoniano la presenza dell’uomo già dal Paleolitico. Superata la Preistoria, fu il Cristianesimo medievale a lasciare una traccia indelebile a Matera, tanto da modificare il paesaggio grazie alla costituzione di comunità orientali, monastiche e laiche, emigrate in seguito all’Iconoclastia. Nacquero così le 150 splendide chiese ipogee, scavate nella roccia: un passo dopo l’altro si scoprono chiese e oratori rupestri come San Nicola dei Greci, la Madonna delle Virtù, San Pietro e Paolo, San Giorgio al Paradiso, Santa Barbara e Santa Maria de Idris, da cui si accede alla cripta di San Giovanni in Monterrone. Ma il vero simbolo di Matera sono i già citati Sassi, ovvero due "anfiteatri" naturali scavati nella roccia, il Barisano a nord-ovest per lo più costituito da abitazioni e il Caveoso a sud composto soprattutto da grotte, con al centro la Civita, il nucleo più antico dell’abitato. Inoltre, sono contraddistinti da un sistema idrico finalizzato alla raccolta di acqua piovana e sorgiva, in passato costituito da una rete di canaletti e cisterne talmente capillare da riuscire a portare l’acqua sia nelle abitazioni che nei vicinati. Da vedere anche gli splendidi palazzi storici, come il seicentesco palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna della Basilicata, il palazzo del Sedile, che ospita il Conservatorio della città, e il Palazzo dell’Annunziata, dove ha sede la Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani”. Da non perdere poi il Castello Tramontano in stile aragonese, la Torre Metellana, la Cattedrale dedicata ai santi patroni Madonna della Bruna e Sant’Eustachio (1230-1270), la chiesa di San Giovanni Battista (1233), la chiesa di San Domenico (1230) e la chiesa di San Pietro Caveoso (1218). Al termine della visita, la città ha ancora da offrire le proprie radici culturali. Da una parte la cucina materana, dove il pane è IGP e dove l'olio fa risaltare i sapori in piatti come le orecchiette alla materana o con i peperoni cruschi, la "pignata" di pecora o le "pettole" natalizie. Dall'altra gli eventi che arricchiscono le sue giornate, come la festa patronale della Madonna della Bruna il 2 luglio di ogni anno sin dal lontano 1389, il Presepe vivente tra i Sassi, Carnevale con i suoi canti popolari (detti "matinate") e la sagra della "crapiata" (zuppa di legumi e cereali) il primo agosto. In conclusione, non resta che godersi un calice di vino Matera DOC, davanti ad un tramonto indimenticabile sulla Gravina di Matera, il primo di un sistema di canyon che prosegue verso Gravina di Puglia, Laterza e Taranto, e sull'altopiano della Murgia.

COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Bari (55 km). Matera è servita da una propria stazione ferroviaria. In automobile da Roma: prendere A24, poi A1/E45 in direzione di SS 372 a Caianello, uscire a Caianello, continuare fino a Benevento, guidare da A16/E842 fino a Candela, uscire a Candela, prendere la SS 655 in direzione di Matera.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Imperdibile la Cripta del Peccato Originale nei pressi del Lago di San Giuliano. Per gli amanti della natura, è da vedere la Foresta di Mercadante.

https://www.basilicataturistica.it/scopri-la-basilicata/matera-patrimonio-mondiale-dellumanita/i-sassi-di-matera/

(© 9Colonne - citare la fonte)