A Roma come a Milano, a Torino, in 70 città italiane, questa mattina anche i giovani studenti italiani hanno mandato in piazza il proprio evento finale in vista delle elezioni di domenica. Il nuovo Global Strike, lo sciopero globale per il clima, si interseca nel nostro Paese con la chiusura della campagna elettorale in vista delle tormentate elezioni di domenica, e i ragazzi (molti della quale under 18: oggi in piazza la loro unica occasione per esprimersi) hanno rilanciato il loro messaggio: il clima prima di tutto. Stop all'uso di combustibili fossili, no agli inceneritori per prediligere recupero, riciclo e riuso, lotta urgente al cambiamento climatico. "Siccità mai vista prima, fiumi in secca e agricoltori sul lastrico. Picco di morti per il caldo estremo. Alluvioni, incendi e ghiacciai che collassano. Il tutto mentre le bollette (anche quelle per l’aria condizionata!) esplodono e si riaprono le centrali a carbone" il monito lanciato dai ragazzi di Fridays for future, organizzatori ma non certo unici a scendere in piazza per un corteo che, a Roma, ha visto una partecipazione di studenti, gruppi e singoli cittadini davvero notevole. "Per l’ennesima volta quasi tutta la politica ignora la crisi climatica o fa finta di affrontarla. Rischiamo di perdere gli ultimi anni utili per contrastare le drammatiche conseguenze della crisi climatica".

Roma, 23 set - L'allarme è altissimo, gli slogan e i cartelli numerosissimi, e tra questi ne spicca uno, imbracciato da una giovane: "Non è possibile che la Terra duri meno di me", chiara allusione alla deadline del 2050 per contenere entro 1,5 gradi l'aumento delle temperature medie per evitare danni irreparabili al pianeta".  Nessun endorsement a partiti politici in vista delle elezioni di domenica, e neanche nessun cappello alla manifestazione, anche se alcuni esponenti politici si sono uniti al corteo: tra tutti naturalmente Sinistra Italia ed Europa Verde, uniti nell'alleanza Verdi Sinistra: "Qui i partiti non ci sono perché sanno che questi ragazzi non votano – ha spiegato Angelo Bonelli - Per noi invece è fondamentale starci perché la questione dei cambiamenti climatici va rilanciata nella società: dobbiamo avere politiche coerenti per salvare il pianeta, utilizzando le fonti rinnovabili e fermando il consumo del suolo".