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PONTECORVO: MINISTRO?
MEGLIO UN POLITICO

PONTECORVO: MINISTRO? <br> MEGLIO UN POLITICO

Molti lo ricordano all'aeroporto di Kabul, nell'agosto 2021, dopo che i talebani avevano conquistato la capitale afghana. In veste di rappresentante della Nato, l'ambasciatore Stefano Pontecorvo coordinò il ponte aereo che portò in salvo migliaia di occidentali e afghani. Ora il suo nome circola come possibile ministro degli Esteri. “Ci sono diversi candidati tutti autorevoli, non penso che alla fine toccherà a me e poi credo sarebbe meglio un politico” afferma in una intervista Al Secolo XIX. “A mio avviso, rivolgersi ai tecnici è sempre una sconfitta per la politica. Nel centrodestra ci sono profili in grado di andare alla Farnesina”. Meloni “non ha bisogno dei miei consigli, sa quello che sta facendo. Stiamo parlando di una signora che ha preso un partito al 2% e lo ha portato in pochi anni al 26%”. Interrogato sul tema Ucraina poi commenta: “Io sto ai fatti, non alle dichiarazioni. Sia la Lega che Forza Italia hanno sempre votato compatte a favore di tutto quello che il governo Draghi ha proposto a sostegno dell'Ucraina. Contano le scelte politiche”. E Meloni ha già chiarito che non cambierà la linea atlantista del nostro Paese... “Non ho dubbi che sarà così. Anche con il nuovo governo, l'Italia continuerà a muoversi al fianco dell'Occidente, mantenendo e, se necessario, rafforzando le sanzioni nei confronti della Russia e garantendo l'invio di armi all'Ucraina” e “non si può negoziare quando il 18% del tuo territorio è stato annesso illegalmente dalla controparte”. (2 ott – red)

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