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direttore Paolo Pagliaro

Ma a Karthum
qualcuno è rimasto

di Paolo Pagliaro

Fuggire, scappare darsela a gambe è diventato un capitolo della storia dell'Occidente, una tecnica militare da studiare nelle accademie, un codice di condotta da imparare a memoria perché prima o poi succederà a chi di noi occidentali vive e lavora in luoghi pericolosi. Da un po' di tempo – scrive sulla Stampa Domenico Quirico.- scappiamo sempre: da Saigon, da Kabul ora da Karthum.
Per la verità non tutti se ne vanno. In Sudan a rappresentare l’Occidente sono rimaste alcune decine di persone: i volontari di Emergency, quelli di medici senza Friontiere, qualche missionario comboniano e salesiano.
Tra loro la pattuglia più nutrita è quella dei medici e degli infermieri di Emergency, la ong fondata da Gino Strada, presente in Sudan con il Centro Salam di cardiochirurgia e con tre centri pediatrici dove offre cure gratuite ai minori di 14 anni. Sono presidi vitali in un paese il cui sistema sanitario sta collassando, con tre quarti degli ospedali chiusi perché danneggiati nei combattimenti. o perché a corto di personale e di farmaci.
Tra chi resiste ci sono anche i missionari. I salesiani gestiscono una rete di formazione professionale, decisiva in un Paese in cui la maggiora parte delle persone lavora a giornata e a giornata viene pagata. I comboniani hanno creato un incubatore di imprese e organizzano corsi frequentati da un migliaio di ragazzi, in maggioranza islanici.
Osserva ancora Domenico Quirico che dopo secoli in cui gli occidentali sono venuti in Africa a portar via, ora – come sempre nel momento del bisogno - restano quelli che sono venuti a dare.

(© 9Colonne - citare la fonte)