Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

INFLAZIONE, UNIMPRESA: SULLA CRESCITA PESANO I COSTI DELLA CASA

L’inflazione in Italia è tornata a salire, spinta principalmente dall’aumento dei costi per la casa. Secondo gli ultimi dati, a gennaio il tasso di inflazione ha raggiunto l’1,5% su base annua rispetto all’1,3% di dicembre, mentre l’indice armonizzato calcolato secondo i criteri dell’Unione Europea è salito all’1,7% dall’1,4% del mese precedente, toccando così il livello più alto da ottobre 2023. Nel mese di gennaio, i prezzi sono aumentati dello 0,6% rispetto a dicembre secondo l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), mentre l’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) – che tiene conto delle variazioni stagionali dei saldi, come quelli su abbigliamento e calzature – ha registrato una flessione dello 0,7%. Analizzando i dati nel dettaglio, l’incremento maggiore si registra nella categoria che comprende i costi per l’abitazione, l’acqua, l’elettricità e i combustibili, con un rialzo del 2,4% in un solo mese. Significativi anche gli aumenti nel settore alimentare (+1%) e in quello del tempo libero, spettacoli e cultura (+0,9%). Quest’ultimo comparto ha mostrato la crescita più marcata su base annua, passando dall’0,9% all’1,8%. Anche le spese per la casa tornano in positivo (+0,8%) dopo la stabilità di dicembre. È quanto spiega il Centro studi di Unimpresa, secondo cui nel 2025 l’inflazione in Italia – calcolata con il metodo armonizzato europeo – si attesterà in media all’1,8%, riducendo il divario con l’Eurozona. Tuttavia, l’andamento dei prezzi dell’energia resta un fattore chiave: eventuali nuove tensioni internazionali o interventi politici, come l’ipotesi di nuove tariffe commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea, potrebbero cambiare il quadro economico e influenzare l’evoluzione dell’inflazione nei prossimi mesi.

(© 9Colonne - citare la fonte)