La manovra di bilancio 2026, illustrata in un’infografica della Camera, prevede entrate complessive per 760,7 miliardi di euro e spese finali per 915,6 miliardi, con un intervento di riequilibrio che punta a sostenere redditi, sanità e crescita, mantenendo il controllo della spesa pubblica. Tra le misure principali, spicca la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, per un costo stimato di 2,9 miliardi, accompagnata da 1,2 miliardi di agevolazioni fiscali sui redditi da lavoro e sui premi di produttività.
Sul fronte sociale, il Governo incrementa di 2,4 miliardi il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, prevede 465 milioni per ampliare la platea delle famiglie beneficiarie delle misure di welfare (tramite modifiche a Isee e scala di equivalenza), e 437 milioni per la ricostruzione post calamità. La manovra interviene anche per rafforzare la competitività economica, con 2,4 miliardi per il credito d’imposta alle ZES e ZLS, 300 milioni per le emergenze nazionali, 250 milioni per le missioni internazionali e 90 milioni per la manutenzione straordinaria della rete ferroviaria. È inoltre istituito un fondo da 2,2 miliardi per gestire i contenziosi nazionali ed europei.
Per le coperture, il Governo punta a una riduzione della spesa dei ministeri per 5,5 miliardi, insieme a una revisione del contributo straordinario per le banche (1,65 miliardi), aumenti dell’Irap dal 5,9% al 7,9%, modifiche al trattamento fiscale dei dividendi Ue, aggiustamenti su accise e razionalizzazioni di fondi pluriennali. Le politiche di bilancio più rilevanti, in termini di missione, riguardano il debito pubblico (340,7 miliardi), le relazioni finanziarie con le autonomie locali (155,1 miliardi), le politiche previdenziali (113,4 miliardi) e le politiche economico-finanziarie e di bilancio (125,4 miliardi).
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