Lo spazio aereo sul Venezuela "sia considerato interamente chiuso. A tutte le compagnie aeree, i piloti, gli spacciatori di droga e i trafficanti di esseri umani: si prega di considerare lo spazio aereo sopra e intorno al Venezuela come chiuso nella sua interezza". È l'avvertimento lanciato dal presidente Usa Donald Trump in un post su Truth social. Risponde il Ministero degli Esteri venezuelano, definendo i commenti di Trump "un'altra aggressione ingiustificata contro il popolo venezuelano". Gli Stati Uniti hanno rafforzato la loro presenza militare nei Caraibi, che secondo i funzionari serve a combattere il traffico di droga. Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha però respinto le accuse statunitensi di traffico di droga, definendole un tentativo di estrometterlo.

Le parole di Trump arrivano pochi giorni dopo che la Federal Aviation Administration (FAA) statunitense ha avvertito le compagnie aeree di "intensificate attività militari in Venezuela e nei dintorni". Gli Stati Uniti hanno schierato la portaerei più grande del mondo, la USS Gerald Ford, e circa 15.000 soldati a distanza di attacco dal Venezuela. Hanno insistito sul fatto che il dispiegamento – il più grande degli Stati Uniti nella regione dall'invasione di Panama nel 1989 – ha lo scopo di combattere il narcotraffico. Le forze statunitensi hanno effettuato almeno 21 attacchi contro imbarcazioni che, a loro dire, trasportavano droga, uccidendo più di 80 persone. Il governo venezuelano ritiene che l'obiettivo dell'azione statunitense sia deporre Maduro, la cui rielezione lo scorso anno è stata denunciata dall'opposizione venezuelana e da molte nazioni straniere come truccata. (red – 30 nov)