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L’antidoto contro l’odio
e le troppe cattive notizie

L’antidoto contro l’odio <br> e le troppe cattive notizie

Vittorino Beifiori

"L'antidoto contro l'odio é rendere virale la generositá" é il bel titolo di un interessante articolo di Giampaolo Colletti apparso su Il Sole 24 Ore. L'autore, riferendosi all'imprenditore Chris Anderson, britannico di 67 anni, fondatore delle conferenze mondiali note come Ted, evidenzia il suo stimolo e il suo invito a spezzare il giogo delle cattive notizie.  Mark Twain sosteneva che "una bugia fa tre volte il giro della terra, prima che la veritá riesca ad indossare le scarpe".

In effetti siamo bombardati quotidianamente da cattive notizie: guerre, omicidi, delitti, violenze, sopraffazioni. Persino le discussioni politiche negli enti locali, i luoghi per eccellenza della partecipazione popolare, vengono condotte col coltello fra i denti. Talvolta si tende a lodare comportamenti virtuosi come la restituzione di un oggetto trovato, come atto eccezionale. Una vera distorsione culturale.

L'insegnamento cristiano "non sappia la tua sinistra, ció che fa la tua destra"(Mt. 6,1-6) é diventato quasi genetico anche in chi non crede. La raccomandazione a fare il bene senza ostentazione ha fatto il resto. Si parla pochissimo di cose positive, aggiungendo magari il lamento: "non sono piú i tempi di una volta". É necessario voltare pagina.

Riflettendo un po', ognuno di noi conosce piú esperienze positive che fatti negativi: operatori nel volontariato sociale a tempo pieno e indennizzati solo per le spese e spesso nemmeno per quelle; lavoratori di ogni tipo che dedicano il loro tempo libero a supporto di disabili; persone che assistono alunni fuori dagli orari scolastici, preti, come don Ciotti, che lottano a viso aperto contro le mafie.

Per la diffusione di notizie positive c'é un convegno annuale a Vancouver e ogni giorno esistono almeno quarantamila persone in dieci siti diversi del mondo, che operano come diffusori di esempi di positivitá e generositá: tecnici che illustrano gratuitamente argomenti specifici, scrittori che esaltano comportamenti positivi, pensionati che rendono partecipi gratuitamente di loro attivitá il cui apprendimento sarebbe costoso, artisti che mettono in risalto opere particolarmente coinvolgenti , e via enumerando. Cosí si potrebbe non solo far prevalere le notizie positive su quelle negative, ma "convertire" Internet da luogo di battaglie sconsiderate e vili a piattaforma che educhi al bene. Anche cosí si potrebbe creare un antidoto preventivo alla AI.

(© 9Colonne - citare la fonte)