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Azerbaijan, Caruso (Icp): Interlocutore leale e solido

Azerbaijan, Caruso (Icp): Interlocutore leale e solido

 “L’Azerbaijan rappresenta un paese in crescita, dotato di effervescenza sia culturale che economica, ed è per questo un interlocutore leale e solido per l’Italia. Sono sicuro che questa perla del Caucaso diventerà sempre più centrale nello scacchiere internazionale, in particolare nei rapporti economici con lo stato italiano. Il legame tra i nostri due paesi è reso oggi ancora più forte grazie al rinnovato interesse con il quale il Bel Paese guarda alla repubblica azera, ma in realtà ha origini ancora più antiche che risalgono persino ai tempi di Marco Polo, come ha ricordato lo stesso ambasciatore Mammad Ahmadzada”. E’ quanto dichiara in una nota l’onorevole Mario Caruso, presidente di Italia Civile Popolare, eletto nella circoscrizione estero e membro alla Camera del gruppo Des-Cd, presente ieri alle celebrazioni per i 25 anni di indipendenza dell’Azerbaijan e dei rapporti diplomatici con l’Italia. I festeggiamenti si sono svolti a Roma, all’interno del Salone Margherita, con una serata di musica e di danze tradizionali, “Voci e ritmi della Terra del Fuoco”, alla quale hanno partecipato i rappresentanti istituzionali azeri e italiani.

RAPPORTI COSTRUTTIVI “Ringrazio l’ambasciatore Mammad Ahmadzada, un diplomatico giovane e dinamico – prosegue Caruso -, che si sta impegnando in prima persona affinché i rapporti tra la repubblica azera e quella italiana siano sempre più improntati all’amicizia e alla lealtà reciproca. Questa serata, e il pubblico numeroso e di livello presente in sala, appartenente sia al mondo istituzionale che culturale e dello spettacolo, testimonia come la diplomazia possa fare molto, quando lavora in sinergia con le istituzioni”. “L’Azerbaijan rappresenta un partner strategico non solo per il gasdotto e per tutti gli investimenti economici che il nostro paese sta sostenendo, ma anche dal punto di vista culturale. Mi ha positivamente stupito apprendere dalle parole dell’ambasciatore che, oggi, in Italia si contano mille studenti azerbaigiani, mentre solo dieci anni fa non ve ne era nessuno. A un paese fortemente vocato all’export come il nostro – conclude Caruso -, certo non può sfuggire l’importanza di costruire dei rapporti di scambio fruttuosi e costruttivi con uno stato relativamente giovane e in costante crescita. E’ auspicabile che si dia vita al più presto a una delegazione in grado di promuovere i nostri prodotti e le nostre eccellenze nella repubblica azera, che già tanto interesse sta dimostrando nei confronti del made in Italy”.(red- 25 mag)

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