Costi aggiuntivi per oltre 6 milioni al mese. È questo il primo computo degli oneri che graveranno sulle imprese di autotrasporto che operano a Genova, nel bacino portuale di Sampierdarena. “Una cifra - sottolinea Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di Trasportounito Liguria - che potrebbe anche risultare ben più alta e che assume un peso rilevante anche a livello nazionale, considerando che sono coinvolte almeno 400 imprese e circa 2000 autisti”. Per stimare con un minimo di attendibilità i danni indiretti, Trasportounito ha calcolato i chilometri in più, le attese, le ridotte velocità commerciali del trasporto e soprattutto la perdita di capacità produttiva in termini di consegne al giorno. “Si tratta - sottolinea Tagnochetti - di una prima stima che non tiene e non può ancora tenere conto delle conseguenze e dell’efficacia di una serie di interventi infrastrutturali d’emergenza, come l’apertura della nuova strada a mare nelle aree Ilva e demaniali, la nuova viabilità completata di lungomare Canepa e le modalità di accesso al nodo autostradale dell’aeroporto. Azioni che, se messe in atto congiuntamente, dovrebbero contenere l’impatto operativo ed economico sulle aziende, legato al crollo del Morandi”. (Red – 21 ago)
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