Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SPECIALE CGIE 4-6 MARZO 2019

DA RAI ITALIA ALLA CAMERA, GIORNI “CALDI” TRA PROPOSTE E RIFORME

(NoveColonneATG) Roma - Particolarmente intenso l’ordine del giorno del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, riunitosi a Roma dal 4 al 6 marzo. Dopo aver partecipato alla registrazione del programma di Rai Italia “Italia con voi”, che andrà in onda l’11 marzo, il Comitato di Presidenza ha ascoltato la relazione di governo e ha proseguito la discussione sulla proposta di riforma costituzionale per quanto attiene, nello specifico, alla riduzione del numero dei parlamentari eletti all’estero e alla candidatura all’estero dei residenti in Italia. Il 6 marzo il Comitato ha incontrato il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, per approfondire le problematiche legate alla riforma. Il Comitato di presidenza, nella riunione del 5 marzo si è poi occupato dell’erogazione dei contributi ai Com.It.Es e dei progetti speciali, con una lunga disamina della normativa in merito e un dialogo aperto con il MAECI sulla generale riduzione degli stanziamenti per i comitati locali e le possibilità di recupero delle somme necessarie al buon funzionamento dei Com.It.Es. Rimanendo nell’ambito finanziario, il Comitato di Presidenza ha proseguito la discussione sull’assegnazione ed erogazione dei contributi a Enti, Associazioni ed istituzioni scolastiche straniere per la promozione dell’insegnamento di lingua e cultura italiane all’estero. Di particolare interesse la discussione sulla formazione a distanza dei docenti locali e la pianificazione delle politiche di intervento per il 2019. La Presidenza si è in seguito occupata dell’iter preparatorio delle elezioni europee 26 maggio 2019, e - più in generale - del programma di attività per il 2019 con un’attenzione particolare al Seminario dei giovani italiani all’estero che si terrà a Palermo. Non meno intenso il dibattito sui riflessi amministrativi e sui diritti degli italiani all’estero dopo l’approvazione del cosiddetto ‘Decreto sicurezza’ e la riforma della cittadinanza, che ha preceduto un tema particolarmente sentito, ovvero la situazione dei connazionali in Venezuela, in Sudafrica e, ovviamente, nel Regno Unito del post Brexit. Il Comitato di Presidenza ha anche esaminato in dettaglio i problemi legati alla comunicazione e all’informazione del servizio pubblico radiotelevisivo e della stampa verso l’estero.

 

INTERVISTA / SCHIAVONE: A PALERMO APPUNTAMENTO CON LA ‘BUONA EMIGRAZIONE’

(NoveColonneATG) Roma - In quello che è stato definito un “Cgie caldo” (per i vari temi da discutere: dalla Brexit alla crisi in Venezuela passando per la difesa della circoscrizione estero) ha trovato spazio un evento tanto atteso quanto ambizioso: l’organizzazione del Seminario sui giovani italiani all’estero che si terrà a Palermo dal 16 al 19 aprile. “L’obiettivo è quello di creare una rete che unisca le nuove generazioni fuori i confini nazionali” spiega a 9colonne il segretario Generale Michele Schiavone che al termine della seconda giornata di lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (riunito a Roma dal 4 al 6 marzo) parla di un appuntamento che “metterà in luce la ‘buona’ emigrazione”.  “Si incroceranno – spiega - storie di italiani che fuori dall’Italia hanno trovato la loro strada. Ma che all’Italia sono stati, sono e saranno sempre legati. Conosceremo vite diverse unite dalla stessa radice”. In Sicilia arriveranno infatti giovani tra i 18 e i 35 anni, rappresentativi dei vari tipi di emigrazione: “Ci saranno gli italiani di seconda, terza e anche di quarta generazione – precisa Schiavone - figli e nipoti di chi ha lasciato l’Italia anni fa. Così come arriveranno giovani emigrati, esponenti della cosiddetta nuova mobilità, che magari hanno lasciato l’Italia giovanissimi, a 20 anni, e che oggi ne hanno più di 30”. Al summit di Palermo protagonisti saranno quindi ragazzi “appartenenti a diversi mondi: ingegneri, ricercatori, manager, imprenditori, artigiani” dice Schiavone. In una parola: “eccellenze”. “Si tratta di giovani scelti tra tanti - continua il segretario Generale – hanno un’alta professionalità, sono persone qualificate. E ben venga puntare sulla meritocrazia. Il Cgie – continua Schiavone - vuole riconoscere e premiare i talenti. Non crediamo nell’improvvisazione ma nello studio, nella preparazione. E nella parità di genere visto che parteciperanno al summit tantissime ragazze”. I giovani italiani emigrati negli ultimi anni si confronteranno con chi non è nato in Italia ma “conosce l’italiano. Ha un livello alto della lingua scritta e parlata – precisa il segretario – e ha deciso di impegnarsi in attività sociali e culturali per i giovani italiani residenti all’estero, prima e dopo la Conferenza. Saranno i Com.It.Es. a selezionare paese per paese il giovane e a delegarlo alla conferenza mondiale di Palermo” conclude il segretario. E a proposito di lingua italiana e dell’annuncio del sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo dello stanziamento di 50 milioni di euro per l’anno 2019 per la promozione e la diffusione di lingua e cultura italiana nel mondo, Schiavone commenta: “Sono somme già previste. Il problema piuttosto arriverò dopo, nel 2020. Si continuerà a investire sulla promozione all’estero di cultura, storia, identità? Io sarei contento di sapere che i fondi a disposizione in futuro saranno confermati e non ridotti”.

 

A PALERMO OLTRE 100 GIOVANI, L’OBIETTIVO E’ FARE RETE

(NoveColonneATG) Roma - Dal 16 al 19 aprile a Palermo si svolgerà la conferenza dei giovani italiani nel mondo, organizzata dal Consiglio generale degli italiani all’estero. A oggi si prevede che “parteciperanno 101 giovani, dei quali 60% saranno uomini e 40% donne”, ha detto il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone, alla fine dei lavori del Comitato di presidenza, riunito alla Farnesina dal 4 al 6 marzo. Vari i temi che saranno affrontati, dalla ricerca all’imprenditoria fino ad arrivare alla formazione linguistica. L’obiettivo è “lavorare in prospettiva e mettere nelle condizioni i giovani di proseguire i lavori e costruire una rete”.

 

 

INTERVISTA / MERLO: DAL VENEZUELA ALLA BREXIT, IL GOVERNO IN PRIMA LINEA

(NoveColonneATG) Roma - Diversi e “caldi” i punti dibattuti il 4 marzo alla riunione del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero, riunito alla Farnesina fino al 6 marzo. In apertura dei lavori, il segretario generale del Cgie Michele Schiavone ha riassunto ai presenti i temi sul tavolo e ha sottolineato come “molto sia accaduto in Italia negli ultimi 4 mesi”. Poi Schiavone ha illustrato al sottosegretario Merlo l’elenco dei temi su cui i membri del Comitato di Presidenza aspettano chiarimenti. Venezuela, Brexit, riduzione del numero dei rappresentanti degli italiani nel mondo in Parlamento, fondi stanziati per i Comites e l’assemblea periodica dei giovani di seconda e terza generazione in programma in aprile in Sicilia. Non si è sottratto al confronto il sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, che anzi ha lungamente illustrato la sua e la posizione del Governo sui temi proposti e, a conclusione dei lavori, ai microfoni di 9colonne ha detto: “Il Venezuela è al centro dell’attenzione del Governo. Lì vive una collettività di circa 140mila concittadini cui va la nostra solidarietà. La nostra posizione è simile a quella dichiarata dall’Europa, l’Italia infatti non riconosce l’elezione di Maduro ma riconosce la rappresentatività dell’assemblea parlamentare”. “Il governo – ha aggiunto Merlo - è attivo da tempo affinché siano tutelati gli interessi dei connazionali” e, “in particolare, negli ultimi giorni, abbiamo, unici nel panorama internazionale, fatto distribuire 144mila euro di medicinali in tutto il Paese attraverso la società di distribuzione Corporacion Korclass”. A Merlo abbiamo poi chiesto di rispondere in merito ai timori del Comitato di Presidenza del Cgie circa la riduzione del numero dei parlamentari eletti all’estero. “Questo è un falso tema – dice - ad essere ridotta non sarà la percentuale dei rappresentanti degli emigrati, ma l’intero numero dei parlamentari”. Merlo ha poi voluto sottolineare la sua posizione specificando: “Mi adopererò affinché il numero dei rappresentanti sia confermato pari a quello odierno anche se la legge di riforma Costituzionale ha davanti a sé un numero elevato di passaggi parlamentari, non ha quindi una definizione in tempi brevi”. Sulla Brexit il sottosegretario ha confermato di lavorare su “un Piano per vigilare e dialogare insieme alla Ue con le Autorità britanniche affinché le procedure siano agevoli per i nostri connazionali”, e, soprattutto “ci sia un impegno condiviso ad offrire la massima tutela possibile anche in caso di recesso senza accordo”. A Merlo 9colonne ha chiesto cosa avrebbe risposto al Comitato di presidenza del Cgie preoccupato per l’esclusione ‘di fatto’ dei cittadini italiani residenti all’estero dai provvedimenti del governo su Quota 100 e reddito di cittadinanza. “Voglio innanzitutto esternare la mia assoluta soddisfazione per l’adozione di questi provvedimenti che gli italiani chiedevano da tempo”, poi, “voglio assicurare al Cgie che mi adopererò affinché sia vagliata la possibilità di rivedere le clausole attualmente discriminatorie per i nostri connazionali per accedere al reddito di cittadinanza, anche se voglio sottolineare che i due anni di residenza continuativa era il limite per accedere ai sostegni anche nella legge del passato Governo”. “Per quanto riguarda quota 100 – ha continuato Merlo - sottoporremo ai ministeri coinvolti la richiesta di verificare eventuali modifiche al provvedimento per i lavoratori residenti all’estero”. Infine, sugli stanziamenti per i Comites, il sottosegretario ha spiegato ai microfoni di 9colonne che “lo stanziamento del 2019 è pari a quello del 2017, quindi, se ci sono eventuali differenze nella divisione dei fondi per i Comites questa sarà oggetto di un vaglio accurato”.

 

INTERVISTA / MANGIONE: UN LIBRO BIANCO PER LE NOSTRE COMUNITA’

(NoveColonneATG) Roma - Entro fine anno sarà pubblicato il Libro bianco del Consiglio generale degli italiani all’estero, “per dare un quadro delle realtà delle nostre comunità italiane nel mondo”. Così a 9Colonne Silvana Mangione, vicesegretario generale per i paesi Anglofoni Extra europei del Consiglio generale degli italiani all’estero. “Un oggetto di informazione, di spiegazione, di chiarimento e di conoscenza anche per i parlamentari, i quali si occupano di noi e decidono gli stanziamenti per gli italiani all’estero”, prosegue Mangione. Inoltre, spiega il vicesegretario generale per i paesi Anglofoni Extra europei del Cgie, “stiamo impostando una relazione molto approfondita che coprirà due anni di attività e tutte le istanze che abbiamo incontrato in questo periodo”. L’obiettivo, spiega Mangione, è “cercare di dare un quadro chiaro di quello che gli italiani all’estero possono offrire e proporre, di quello che già stanno facendo e di quali sono le esigenze nelle quali hanno bisogno di essere accompagnati per far crescere ancora di più la proiezione e la promozione del Sistema Italia nel mondo”.

 

ITALIA E ROMANIA PIU’ VICINE CON IL PROGETTO “ANTENOR”

(NoveColonneATG) Roma - Il progetto Antenor è stato presentato il 5 marzo a Roma, nel corso dei lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero, riunito alla Farnesina dal 4 al 6 marzo. Proposto e ideato dall’Associazione Itaca e dall’ InterComites del Belgio, il progetto finanziato dal Maeci prevede l’Analisi delle Nuove Tendenze dell’Emigrazione Nazionale ed un Osservatorio sulla Romania. Attraverso un approccio quantitativo e qualitativo, elaborato da un Comitato scientifico sulla base di interviste pilota e di metodi all’avanguardia nel campo sociologico, l’analisi sarà condotta con interviste personalizzate in sette paesi Europei (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Regno Unito e Romania) ed intende identificare i bisogni della nuova emigrazione con un target specifico nei connazionali che hanno lasciato l’Italia dopo il 1° gennaio 2015. Incoraggiante ed interessata la reazione della Presidenza del CGIE, che ha apprezzato l’idea della creazione di una rete internazionale che veda come protagonisti gli organi di rappresentanza locali, i Comites, chiamati a collaborare con il progetto alla creazione di un network di partner locali (istituzioni, associazioni, patronati, aggregazioni spontanee) cui spetterà il compito di convalidare l’approccio scientifico, condurre le interviste personalizzate con i soggetti identificati e collaborare alla diffusione dei risultati attraverso varie iniziative nazionali.  Come sottolineato nella presentazione di oggi, il progetto non intende limitarsi ad una fotografia dell’esistente, ma mira, con un’analisi dei risultati dei questionari e delle interviste, a fornire ipotesi di soluzioni ai maggiori problemi che saranno identificati, proponendo alle Autorità competenti ed alla rete creata nella fase progettuale, sistemi e tecniche, anche con i moderni strumenti informatici, per rispondere ai nuovi bisogni. Di rilievo la scelta di dedicare una parte della ricerca all’emigrazione Romena, a seguito di uno specifico accordo con il Ministero per i Romeni all’estero (MRP), che collaborerà anche all’identificazione dei Partner locali. La Romania risulta oggi il Paese europeo con il maggior flusso di mobilità verso l’esterno, con circa 3,6 milioni di cittadini romeni che vivono in un altro Paese. Nel 2017, i cittadini romeni in età da lavoro (20-64) residenti in un altro Paese UE ammontavano al 19,7% del totale dei loro connazionali residenti in Romania, di particolare interesse i legami con l’Italia in cui la comunità Romena è la più numerosa. Il Segretario Generale del Cgie Michele Schiavone ha ringraziato il Comitato di Pilotaggio di “Antenor” per aver scelto di presentare il progetto in anteprima alla Presidenza del CGIE, rinnovando l’appuntamento tra un anno per una prima analisi dei risultati. Tra i preziosi suggerimenti dei membri del Comitato di Presidenza quello di una partecipazione alla prossima Conferenza Stato Regioni e l’invito all’associazione Itaca ed al MAECI di valutare sia l’estensione del progetto “Antenor” ad altri paesi europei sia di valutare assieme la possibilità di riproporlo in altre aree geografiche del mondo.

 

DALLA RAPPRESENTANZA AI GIOVANI: IL CGIE PER GLI ITALIANI NEL MONDO

(NoveColonneATG) Roma - Il Consiglio generale degli italiani all’estero ribadisce la propria contrarietà al taglio dei parlamentari eletti all’estero, che secondo la proposta di riforma costituzionale passata al Senato passerebbe da 18 a 12. Il taglio dei parlamentari eletti all’estero “ci preoccupa in quanto ci sarebbe un’atomizzazione della rappresentanza in un momento in cui la presenza degli italiani nel mondo è raddoppiata”, ha detto il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone, alla fine dei lavori del Comitato di presidenza, riunito alla Farnesina dal 4 al 6 marzo. Secondo il Comitato di presidenza del CGIE, che il 6 marzo ha incontrato il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, il taglio dei parlamentari italiani non dovrebbe coinvolgere quelli eletti all’estero. “Non ci contrapponiamo all’idea che la presenza parlamentare dovrà avere una limatura”, ha proseguito Schiavone, ma senza toccare la rappresentanza degli italiani all’estero. Secondo il segretario generale del Cgie “atomizzare la presenza significherebbe avere delle perdite enormi. La rappresentanza va garantita perché le istituzioni sono uguali e vanno promosse per tutte”. I dati parlano di oltre 5 milioni di italiani che vivono oltre i confini nazionali a cui vanno aggiunti milioni di italo-discendenti. La rappresentanza italiana all’estero è già “inferiore rispetto a quello che spetterebbe”, prosegue Schiavone sottolineando la proposta del Cgie e cioè aggiungere il numero dei parlamentari eletti all’estero a quelli su cui si è già ragionato nella proposta di riforma. Quindi i 12 deputati eletti fuori i confini nazionali si aggiungerebbero ai 400 previsti alla Camera (400 + 12) e i 6 senatori ai 200 previsti al Senato (200 + 6). Per far sentire ancora di più la propria voce in merito, si potrebbe anche pensare, afferma Schiavone, “di coinvolgere la rete dei Comites e delle associazioni, le ‘anime belle’ che rappresentano l’Italia in modo semplice, professionale e dal punto di vista delle eccellenze”, anche perché – riflette il segretario generale del Cgie – “sulla presenza dei nostri connazionali all’estero produciamo Pil”. E una fetta importante degli italiani all’estero è rappresentata dai giovani, protagonisti di un appuntamento importante tra poco più di un mese. Dal 16 al 19 aprile, infatti, a Palermo si terrà la Conferenza mondiale dei giovani italiani nel mondo. Si prevede che “parteciperanno 101 giovani, 60% uomini e 40% donne”, ha detto Schiavone. Vari i temi che saranno affrontati, dalla ricerca all’imprenditoria fino ad arrivare alla formazione linguistica. L’obiettivo è “lavorare in prospettiva e mettere nelle condizioni i giovani di proseguire i lavori e costruire una rete”.

 

CAMERA, IL CGIE CONTRO IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO

(NoveColonneATG) Roma – Mercoledì 6 marzo il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha incontrato il Presidente della 1a Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, Giuseppe Brescia (M5S), in merito al Disegno di Legge “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” approvato al Senato. Il Comitato di Presidenza, oltre a ribadire la contrarietà al taglio dei parlamentari esteri, ha concordato con il Presidente Brescia un’audizione ufficiale del Cgie da parte della Commissione nel corso dell’iter dei lavori che precedono la discussione e il voto nell’Aula di Montecitorio. Il taglio dei parlamentari eletti all’estero “ci preoccupa in quanto ci sarebbe un’atomizzazione della rappresentanza in un momento in cui la presenza degli italiani nel mondo è raddoppiata”, ha detto il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone, alla fine dei lavori del Comitato di presidenza, riunito alla Farnesina dal 4 al 6 marzo. Secondo il Comitato di presidenza del Cgie il taglio dei parlamentari italiani non dovrebbe coinvolgere quelli eletti all’estero. “Non ci contrapponiamo all’idea che la presenza parlamentare dovrà avere una limatura”, ha proseguito Schiavone, ma la rappresentanza degli italiani all’estero non andrebbe toccata. Secondo il segretario generale del Cgie “atomizzare la presenza significherebbe avere delle perdite enormi. La rappresentanza va garantita perché le istituzioni sono uguali e vanno promosse per tutte”.

 

SU RAI ITALIA PER FAR CONOSCERE IL CGIE

(NoveColonneATG) Roma – Si sono svolti alla Farnesina dal 4 al 6 marzo i lavori del Comitato di presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero. Il 5 marzo c’è stato l’incontro con il direttore di Rai Italia (ex Rai World) Marco Giudici che ha assicurato la massima collaborazione per la promozione delle rappresentanze delle comunità italiane all’estero: Comites, Cgie e Associazioni. Il 4 marzo il Comitato di Presidenza è stato negli studi di Rai Italia a Saxa Rubra per registrare un intervento all’interno della trasmissione “L’Italia con Voi”, prodotta e ideata per gli italiani nel mondo. La puntata andrà in onda l’11 marzo. È stata un’esperienza molto interessante – ha commentato Silviana Mangione, vicesegretario generale per i paesi Anglofoni Extra Europei del Cgie - Abbiamo tentato di presentare il Cgie e far capire cos’è perché non tutti sanno quali sono le sue funzioni. Il Cgie fa un lavoro di tessitura, di sintesi ed è in dialogo costante con il ministero degli Esteri, con i parlamentari, con il governo e con le Regioni”.

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