“All’estero c’è una grande passione per la canzone italiana”. Abbiamo intervistato a Sanremo Mauro Ottolini, uno dei più importanti musicisti italiani. Il Maestro Ottolini e l’intera sezione fiati de L’Orchestra Ottovolante hanno accompagnato Raphael Gualazzi in gara con il brano "Carioca". Ottolini ha insegnato alla New York University e tenuto corsi in importanti scuole e conservatori, tra questi il conservatorio superiore di jazz a Parigi, una delle più importanti scuole in Europa. Ha tenuto concerti nei più importanti teatri e festival del mondo: dalla Cina al Brasile, passando per Bankok, Thailandia, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Norvegia, Spagna, Portogallo. Collabora con alcuni grandi nomi della black music mondiale come Grace Jones, Gino Vannelli, Emy Stewart, Joe Bowie. “La prima volta che ho sentito Raphael Gualazzi cantare e suonare una sua canzone mi sono reso conto che aveva qualcosa di speciale. La sua musica ha nel DNA una forte matrice Blues che ci riporta nel mondo di New Orleans, della musica Cajun. C'è un forte legame tra di noi, il folle amore per il Jazz” ha raccontato Ottolini.   Compositore, arrangiatore, polistrumentista, dopo il successo di vendite del primo disco, il Maestro torna ora con un nuovo progetto dal titolo “Il Mangiadischi” . A 9Colonne spiega: "E' ricco di evergreen, fra i quali "Il tuo bacio è come un rock” (Adriano Celentano), "Nebbia" (Trio Lescano), "Tu vuo’ fa’ l’americano" (Renato Carosone) e "Love in Portofino" (Fred Buscaglione)". (red – 10 feb)