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Milano Fashion Week, Shitimlovinit osa con ‘Stasera mi butto’

Per tutta la durata della Milano Fashion Week, l’artista Shitimlovinit realizzerà “Stasera mi butto”, la prima di una serie di opere destinate a sorprendere e a cambiare il volto della città. Da martedì 18 a lunedì 24 febbraio, da una finestra del terzo piano di una palazzina tra Corso Buenos Aires e Via Spallanzani, un'installazione site-specific darà una nuova luce al quartiere milanese che non dorme mai. “Stasera mi butto è la prima di una serie di installazioni concettuali ideate da Shitimlovinit, pseudonimo dell’artista, al suo debutto.

 

L’OPERA Ad attirare la curiosità di turisti e cittadini non saranno soltanto gli outfit sempre più elaborati ed eccentrici proposti dai maggiori marchi del mondo della moda. A richiamare l'attenzione sarà anche una finestra, una delle finestre più in vista in di Porta Venezia, dalla quale comparirà una scritta luminosa ironica ed enigmatica: “Stasera mi butto”. La finestra cattura lo sguardo, ci costringe a cambiare prospettiva e prestare attenzione su ciò che solitamente ignoriamo, come le nostre voci interiori. Quello che emerge nell’installazione è l’immagine di una paranoia quotidiana che assume i toni ironici e grotteschi, sottolineati sia da un colore pop, il verde fluo, che dal messaggio stesso.

 

 

IL COMMENTO L’opera è concepita come parte di un racconto che ha come filo conduttore la città e i suoi stati d’animo, i limiti umani, i disagi mentali da cui si tenta di uscire. Una Milano intima, vulnerabile, nevrotica: “’Stasera mi butto’ vuole essere un messaggio curioso, provocatorio e ambiguo - afferma l’artista - l’opera invita ad un’auto-anamnesi, una riflessione intima e personale sui propri limiti, emozioni e possibilità”.

 

IL LINGUAGGIO E IL MESSAGGIO “L’installazione luminosa gioca con l’ambivalenza del linguaggio pubblicitario e del linguaggio artistico che sempre più sfocia in una contaminazione intermediale di generi” si legge in una nota. “La semplicità, l’impatto visivo e la scelta del colore richiamano infatti il mondo del marketing, della moda e del design, espressione di una società liquida. L’appropriazione dello spazio reale della finestra implica una totale immersione nella vita cittadina e ha come diretta conseguenza l’inclusione degli spettatori. Ognuno di noi si può identificare nel messaggio, così come ci si identifica in un luogo della città. Non è certo un caso che la location scelta per ospitare l’installazione sia Porta Venezia, il quartiere in cui convivono, tra fascino e popolarità, comunità differenti che creano sempre nuove sinergie. L’installazione – conclude la nota - si illuminerà ogni giorno al tramonto”. (red – 17 feb)

 

(© 9Colonne - citare la fonte)