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LETTA: IL VERTICE UE
IMPORTANTE COME MAI

Intervistato da La Stampa, l’ex premier Enrico Letta giudica il vertice europeo di oggi previsto in teleconferenza “importante come quello convocato all'indomani della caduta del muro di Berlino o degli attacchi dell'11 settembre. I leader si devono mettere la mano sulla coscienza, rendersi conto che la Storia li guarda ed è alla Storia che dovranno render conto”. “Angela Merkel non può permettersi, per curriculum politico, di non prendere per mano il Consiglio e favorire una soluzione che non sia positiva. Sarei stupito di vederla sostenere le tesi di Weidmann e Rutte. Sono certo che non accadrà: si impegnerà per l'interesse di tutti”. L'Europa, stavolta, è davvero ad bivio esistenziale. “È un momento chiave. L'Unione pub dimostrare di essere l'unica via di uscita da questa crisi. Oppure può fallire e fornire ulteriori argomenti a chi si ritiene convinto della sua inutilità”. Secondo Letta il vertice “per prima cosa deve assumersi la responsabilità della durata della crisi. Occorre un comportamento opposto a quello di Trump, che ha detto "ne saremo fuori a Pasqua" mentre sappiamo che non sarà così. Sinché non ci sarà un vaccino, il nostro stile di vita e la gestione dell'economia saranno profondamente modificati. La durata della crisi andrà oltre la semplice possibilità di poter riprendere a uscire di casa. Per questo bisogna dire ai cittadini che si apre una fase non breve che prenderà almeno il 2020. E promettere che questi mesi saranno segnati da decisioni che daranno loro sollievo. Non dobbiamo essere "l'Europa dei no", ma quella dei ‘sì lunga durata’”. (26 MAR / red)

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