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direttore Paolo Pagliaro

GLI ELETTI ALL'ESTERO ALLA PLENARIA DEL CGIE

Riforma della rappresentanza, legge elettorale, cittadinanza, editoria, made in Italy, lingua e cultura: il Consiglio generale degli italiani si è riunito in plenaria in videoconferenza per ragionare sulle politiche per i nostri connazionali nel mondo, dall’emergenza Coronavirus alle prospettive di rilancio. I consiglieri del Cgie ne hanno discusso il 26 ottobre anche con i parlamentari eletti all’estero, per fare il punto della situazione in questo momento di grande difficoltà.

SCHIAVONE: RIDISEGNARE LA RAPPRESENTANZA - “Dopo il referendum per gli italiani all’estero è cambiata la prospettiva. C’è da ridisegnare l’architettura della rappresentanza poiché il numero parlamentari sarà ridotto”. Lo afferma il segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, Michele Schiavone, intervenendo alla plenaria. Necessario, secondo Schiavone, “rivedere l’impianto della rappresentanza”. “Il ruolo consultivo che ci obbliga a pareri non vincolanti va superato e inquadrato diversamente - prosegue -. La rappresentanza va rafforzata e adeguata ai nostri tempi”. Un ragionamento, spiega Schiavone, che “va fatto anche per le modalità e la partecipazione del voto estero”.

CONFERENZA STATO-REGIONI-PA-CGIE - Rimandata più volte, la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie “è un appuntamento cruciale per promuovere le politiche per i prossimi anni per gli italiani all’estero”. Lo afferma il segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, Michele Schiavone, intervenendo alla plenaria. Necessario, sottolinea Schiavone, “arrivare a una calendarizzazione”.

EDITORIA, IL QUOTIDIANO “LA GENTE D’ITALIA” CHIUDE - “Il quotidiano ‘La Gente d’Italia’ in Uruguay dovrà chiudere i battenti il 1° di novembre. Da questa discussione dovremmo uscirne con un’assunzione di impegni, non possiamo stare fermi ma creare condizioni affinché la politica si riappropri del proprio ruolo”. Lo afferma il segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, Michele Schiavone, intervenendo alla plenaria.

VIGNALI (MAECI): ELEZIONI DEI COMITES NELLA SECONDA META’ DEL 2021 - Le elezioni dei Comites “si terranno il prossimo anno, tra aprile e dicembre. La pandemia potrebbe costringerci a pensare il voto tra giugno e ottobre. Ci stiamo immaginando il voto in quel periodo”. Lo ha detto Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero del ministero degli Esteri, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero.

VIGNALI (MAECI): FONDAMENTALE IL RUOLO DI COMITES E CGIE - “Complimenti al Cgie per la vitalità che ha dimostrato, un raccordo fondamentale tra le istituzioni di governo, i territori, i Comites. Mai come in questo momento è una funzione fondamentale”. Lo ha detto Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero del ministero degli Esteri, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. “E’ fondamentale che i Comites facciano sentire la voce degli italiani in difficoltà - prosegue Vignali - e ci aiutino a rispondere alle esigenze. Come Farnesina ci siamo, siamo pronti a prendere in considerazione problematiche e difficoltà, in virtù dei fondi assegnati dal Parlamento”. Vignali spiega che “oltre 2 milioni sono già stati allocati alle nostre Ambasciate e Consolati, altri 800mila euro sono in corso di valutazione e continueremo a spendere i fondi anche l’anno prossimo, cercando di mettere in condizione la rete diplomatica di non disperdere questo patrimonio”. Secondo Vignali è “fondamentale l’ausilio dei Comites e Cgie nell’individuare le richieste. Servono progetti strutturati, non abbiamo mai fatto mancare il sostegno a progetti validi. Siamo al vostro fianco per sostenere i cittadini italiani. Sarà sempre più importante - ribadisce Vignali - che i Comites si abituino a lavorare per progetti. Abbiamo approvato progetti che dimostrano vitalità e intercettano nuove correnti”.

RIFORMA COMITES E CGIE, VIGNALI (MAECI): SERVE PROGETTO CONDIVISO - “La riforma di Comites e Cgie è un tema importante. Confermo la nostra piena disponibilità a confrontarci per arrivare a un progetto condiviso. E’ fondamentale che il progetto sia condiviso tra Cgie, Comites e ministero degli Esteri. Manderò una proposta a Merlo”. Lo ha detto Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero del ministero degli Esteri, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero.

GIACOBBE (PD): AL LAVORO SU VOTO ESTERO, ASSISTENZA, MADE IN ITALY - “Ci sono diverse aree su cui continuiamo a lavorare. Uno dei temi è la riforma elettorale assicurando la rappresentanza territoriale, il diritto universale al voto e la messa in sicurezza del voto” degli italiani all’estero. Lo afferma Francesco Giacobbe, senatore del Pd eletto all’estero, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. Su questo fronte, sottolinea Giacobbe, “i cittadini iscritti all’Aire hanno gli stessi diritti degli italiani in Italia”. Giacobbe ricorda poi il prossimo appuntamento con il rinnovo dei Comites: “E’ l’occasione per insistere sulla riforma”. Si continua a lavorare anche “sull’assistenza agli italiani all’estero. Il ministero degli Esteri - ricorda Giacobbe - ha comunicato che dei 6 milioni, 3 sono stati impiegati fino a ora. Nell’ultimo decreto il fondo assistenza è stato esteso e i fondi possono essere utilizzati: ci sono 3 milioni ancora disponibili”. Sul fronte legge di bilancio, l’attenzione è sulla promozione di lingua e cultura. “Dobbiamo assicurare che le risorse siano rinnovate e dobbiamo lottare duro per il Fondo cultura” conclude Giacobbe sottolineando anche l’importanza di “rafforzare il network a sostegno di made in Italy e camere di commercio italiane all’estero”.

MANGIONE: APPROVARE RIFORME COMITES E CGIE - “Il Coronavirus ci ha presentato una situazione difficile. I Comites e il Cgie hanno reagito applicando di fatto le modifiche che abbiamo suggerito nelle proposte di legge che da 3 anni si stanno impolverando in qualche cassetto”. Lo ha detto Silvana Mangione, vicesegretario del Consiglio generale degli italiani all’estero per i Paesi Anglofoni Extraeuropei, intervenendo alla plenaria. Mangione ricorda che secondo la proposta per i Comites erano previste tre funzioni: “di difensore civico delle comunità, di antenna del sistema Paese e di centro di informazione, contatto e sostegno delle comunità”. Per quanto riguarda la riforma del Cgie, era previsto che “funzionasse come organismo ausiliario dello Stato” prosegue Mangione sottolineando la necessità di approvare queste riforme prima delle elezioni dei Comites.

UNGARO (IV): CONTINUA L’ITER PER LA BICAMERALE - Continua l’iter per l’istituzione di una commissione parlamentare bicamerale per gli italiani nel mondo. “E’ finita la fase dei pareri, il presidente Fassino ha una forte volontà di arrivare in Aula entro fine anno, e poi ci sarà in passaggio al Senato”. Lo afferma Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto all’estero, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. Con il referendum “saremo di meno” ma anche grazie alla bicamerale “conteremo di più”, prosegue Ungaro sottolineando l’impegno anche per la riforma della legge elettorale e del voto all’estero: “C’è stata una riunione tra noi eletti all’estero per un programma comune, sulla messa in sicurezza agiamo in maniera congiunta”. Il deputato di Italia Viva ricorda poi che il reddito di emergenza sarà rinnovato per un altro mese (“Spero che sia accessibile anche agli ex Aire che tornano in Italia”) e che “il governo ha chiarito che il Superbonus 110% è accessibile anche per gli italiani all’estero. E’ una grande occasione”.

SCHIRO’ (PD): SERVE UNA RIFLESSIONE SISTEMICA SULLA RAPPRESENTANZA - “Serve una riflessione sistemica per quanto riguarda i diversi livelli di rappresentanza. Al Referendum anche gli italiani all’estero hanno deciso il taglio dei parlamentari e prima di immaginare nuove riforme dobbiamo pensare a un riaccreditamento della rappresentanza, c’è bisogno di un nuovo patto di fiducia con i cittadini. Senza questo rischiamo di fare meccanica delle istituzioni, abbiamo bisogno di mettere le basi a un nuovo rapporto”. Lo ha detto la deputata del Pd eletta all’estero, Angela Schirò, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. “Dobbiamo partire dai diritti non soddisfatti e dai problemi. E’ importante fare una comune selezione di obiettivi e segnare una scala di priorità”, prosegue Schirò segnalando tra queste “il rapporto con la pubblica amministrazione, la necessità di ammodernare i servizi consolari, la promozione di lingua e cultura italiana”.

GARAVINI (IV): RISORSE IMPORTANTI PER IL FONDO CULTURA - “E’ una notizia positiva che il governo accolga la nostra richiesta martellante sulla previsione di risorse importanti per il Fondo cultura”. Lo ha detto la senatrice di Italia Viva eletta all’estero Laura Garavini, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. Garavini ha partecipato nei giorni scorsi a una riunione di maggioranza sulle questioni di politica estera insieme al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il titolare della Farnesina, spiega Garavini, “ci ha anticipato che sono previste e stanziate risorse nuovamente spalmate su più anni, per un ammontare complessivo di 130 milioni di euro: 32 sull’anno prossimo, 47 su quello successivo e 51 per il 2023. Questo ci fa davvero essere positivi, che si sia apprezzato e capito l’investimento del Fondo cultura e la previsione di cifre importanti ci possono dare ottimismo per gli anni a venire”. “Ora dovremo monitorare in sede di legge di bilancio affinché i capitoli in previsione non diventino oggetto di cuscinetto per far fronte ad altre emergenze”, conclude la senatrice.

VOTO ESTERO, GARAVINI (IV): SERVE UNA POSIZIONE CONGIUNTA - L’esito referendario rende necessario un intervento normativo anche sulla circoscrizione estero: è importante una posizione congiunta per far sentire la nostra voce”. Lo ha detto la senatrice di Italia Viva eletta all’estero Laura Garavini, intervenendo alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. “Abbiamo avuto una riunione tra noi eletti all’estero e abbiamo convenuto su alcuni punti - prosegue Garavini -: voto per corrispondenza, universale, senza l’inversione dell’opzione e che si cerchi la messa in sicurezza del voto. Una proposta prevede l’introduzione di un meccanismo crittografato in forma di adesivo. La questione, su cui discutere, è se aggiungere anche l’introduzione di un meccanismo blockchain che consenta la tracciabilità dei plichi”. “Sarebbe proficuo se anche il Cgie ragionasse su alcuni punti dirimenti per la riforma elettorale. Al più tardi, nel giro di 2 anni si dovrà intervenire, ci sarà bisogno di prendere posizione” conclude Garavini. (26 ott - sip)

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