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direttore Paolo Pagliaro

ISTAT: FRENA LA RIPRESA
PROSPETTIVE INCERTE

“Nelle ultime settimane del 2020, il riacutizzarsi dei contagi ha reso necessarie nuove misure di contenimento che hanno frenato la ripresa economica internazionale. Il lockdown in molti casi è stato parziale, determinando effetti eterogenei tra paesi e settori produttivi. In Italia, gli indicatori congiunturali hanno mostrato un’evoluzione in linea con quella dell’area euro. A novembre, la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno segnato una flessione. Segnali positivi hanno caratterizzato l’andamento del mercato del lavoro, con una ripresa della tendenza all’aumento dell’occupazione a cui si è accompagnata una decisa riduzione della disoccupazione. A fine anno, si è attenuata la fase deflativa dei prezzi al consumo, come effetto di una minore deflazione per i beni energetici e di una moderata ripresa della core inflation. Le aspettative per i prossimi mesi mantengono un elevato grado di incertezza, ma a dicembre la fiducia di famiglie e imprese ha registrato un miglioramento”. È quanto rileva l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana novembre-dicembre 2020.

“A novembre – si legge nella nota - l’indice della produzione industriale ha registrato un calo congiunturale (-1,4%) a sintesi di una riduzione dell’attività in tutti i principali comparti (-4,0% per i beni di consumo, -3,6% per l’energia e -0,6% per i beni strumentali) a eccezione dei beni intermedi (+0,2%). Considerando il periodo gennaio-novembre gli indici corretti per i giorni lavorativi segnano una contrazione significativa (-12,1%). Il dato di novembre conferma la fase di attenuazione del processo di recupero dei ritmi produttivi. Sotto l’ipotesi che a dicembre i livelli di produzione industriale si mantengano uguali a quelli di novembre, il quarto trimestre registrerebbe quindi una contenuta flessione rispetto al trimestre precedente (-0,8%). A ottobre gli ordinativi dell’industria hanno evidenziato un aumento congiunturale (+3,0%) con incrementi simili per il mercato interno ed estero (rispettivamente +3,0% e 2,8%). Nella media di agosto-ottobre rispetto ai tre mesi precedenti, l’indice totale ha segnato un deciso recupero (+20,6%)”. (Red - 13 gen)

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