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direttore Paolo Pagliaro

IV FUORI DAL GOVERNO
RENZI APRE LA CRISI

IV FUORI DAL GOVERNO <BR> RENZI APRE LA CRISI

“La crisi politica non è stata aperta da Italia Viva, la crisi politica è aperta da mesi”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha definitivamente aperto la crisi di governo, annunciando in conferenza stampa “le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, e del sottosegretario Ivan Scalfarotto”. “Noi non giochiamo con le istituzioni. La democrazia non è un reality, ma i problemi si affrontano nei tavoli della politica. Il re è nudo", ha aggiunto l'ex premier sottolineando la necessità di “risolvere i problemi: pensare di farlo con un tweet o con un post è populismo”. “Resta un grande problema - ha evidenziato Renzi - perché non si prende il Mes? Il Mes vuol dire più fondi per la sanità e non prenderlo per un motivo ideologico è inspiegabile e irresponsabile”. Per un nuovo esecutivo, il senatore ha chiuso la porta a possibili accordi con la destra: “Non c’è nessuna pregiudiziale su nomi e formule, se non un tema: non faremo mai i ‘ribaltoni’ e non daremo mai vita a un governo con quelle forze della destra sovranista che abbiamo combattuto”. “Siamo pronti a parlare di tutto con tutti e senza ideologie. Non stiamo facendo nulla di irresponsabile. Le crisi politiche si affrontano nelle sedi istituzionali, non in uno show in piazza o con un post su Facebook”, ha proseguito Renzi sottolineando “la fiducia incrollabile” nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

A decidere sugli sbocchi della crisi spetterà al presidente del Consiglio, anche se Renzi non crede al voto anticipato. “Ci sono le condizioni in Parlamento per non andare al voto. Il punto vero non è questo: in Italia si voterà nel 2023, ora ci dobbiamo preoccupare a come creare posti di lavoro e ai giovani”. Il leader di Italia Viva non esclude nessuno scenario: “Se ci vogliono possiamo stare in maggioranza, se non ci vogliono all'opposizione. Ma se ci vogliono non saremo dei segnaposto”. Secondo Bellanova le dimissioni non sono un grave errore, anzi: “Noi ci siamo assunti, con senso delle istituzioni, la responsabilità di chiuderla questa crisi. Non si può andare avanti per mesi”. Le fa eco Bonetti (“Noi non abbiamo chiuso gli occhi di fronte alla realtà”) e Scalfarotto (“L’instabilità non è desiderabile ma molto peggio è l’immobilismo”). Il Pd intanto va all’attacco con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che parla di “errore contro l’Italia". Duro anche Vito Crimi, capo politico del Movimento 5 Stelle: “Mentre il Paese è in emergenza sanitaria, Renzi ritira i suoi ministri. Credo che nessuno comprenda questa scelta”. “Il governo in Italia non c’è più? Che si fa”, si domanda il leader della Lega, Matteo Salvini, e in un post su Twitter ironizza: “Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti. Litigio infinito, Italiani in ostaggio. Salute, lavoro, scuola, tasse. Tutto fermo. Quindi?”. “Italiani in ginocchio, governo allo sfascio. L'Italia non può permettersi di perdere altro tempo. Conte si dimetta. Elezioni subito”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. (Red - 13 gen)

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