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direttore Paolo Pagliaro

100 mila disoccupati
99 mila donne 

100 mila disoccupati <br> 99 mila donne 

di Paolo Pagliaro

Ha destato scalpore il primo giorno, quando l’Istat lo ha comunicato. Ma poi il fatto che sui 100 mila nuovi disoccupati di novembre 99 mila siano donne, è stato velocemente metabolizzato e si è passati ad altro. Forse per pigrizia, forse per assuefazione o forse perché soddisfatti della spiegazione secondo cui il lavoro femminile è fragile perché le donne sono maggiormente occupate nei servizi, in lavori precari o per i quali è possibile licenziare, a cominciare dal lavoro domestico. Messa così, parrebbe la constatazione di un destino ineluttabile mentre invece ridurre le disuguaglianze di genere - che si sono accentuate in tempo di pandemia - sarebbe non solo doveroso e utile per tutti, ma anche possibile. Se ne parla al Women20, il gruppo di lavoro che ha il compito di avanzare proposte e raccomandazioni sulla parità di genere ai leader delle principali economie mondiali riuniti nel G20, che quest’anno è a presidenza italiana. Dopo aver incontrato 130 tra associazioni, organizzazioni sindacali, fondazioni, movimenti la responsabile del gruppo, Laura Linda Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat, ha presentato oggi alle delegate dei 20 paesi un pacchetto di proposte. Si tratta di investire sui nidi pubblici, su strutture e servizi di qualità per anziani e disabili, sull’imprenditoria femminile, sulla formazione scientifica e tecnologica delle ragazze, che è quella che poi dà lavoro. Si tratta di liberare le donne dal monopolio della cura, distribuendone diversamente il peso.
Ma poiché – a partire dal basso tasso di occupazione femminile per finire con gli asili nido - abbiamo le prestazioni peggiori d’Europa, le raccomandazioni al G20 sono in realtà rivolte soprattutto al nostro governo.

(© 9Colonne - citare la fonte)