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direttore Paolo Pagliaro

Covid, servirebbe
qualche dato diverso 

Covid, servirebbe <br> qualche dato diverso 

di Paolo Pagliaro

Giorgio Alleva e Alberto Zuliani, entrambi ex presidenti dell’Istat, da un anno si battono, inascoltati, perché sulla diffusione del coronavirus vengano fornite informazioni più complete. In particolare, i due studiosi ritengono che manchi un sistema di raccolta statistica dei dati, con un campionamento idoneo a seguire l’evoluzione dell’epidemia.
 Alleva e Zuliani sono tornati a farsi sentire con un intervento sulla rivista EticaEconomia. Si chiedono se i dati comunicati giornalmente siano utili per capire come sta evolvendo il Covid 19, e la risposta è no. Talvolta si tratta di dati in apparenza paradossali come quelli registrati tra il 15 gennaio e il 19 febbraio in Sicilia, quando su 541.000 test rapidi somministrati non è stato segnalato alcun caso positivo, mentre sui tamponi, invece, il tasso di positività è risultato pari a 9,6%, uno dei valori più alti fra tutte le regioni. 
Dicono poco, ai due studiosi, anche i numeri forniti tutti i giorni sui ricoveri, visto che non si sa se le uscite dai reparti, e in particolare dalla terapia intensiva, sono dovute a trasferimento, guarigione o decesso. Anche i dati sulla mortalità per Covid 19 non convincono Alleva e Zuliani che la ritengono è sottostimata.
La questione dei dati e della loro trasparenza – in questo caso per quanto riguarda la scuola - viene sollevata oggi in un’intervista al Corriere dal fisico Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei. Dubbi analoghi hanno spinto 300 professori universitari riuniti nell’associazione Lettera 150 a chiedere l’accesso ai dati in base ai quali cui viene stabilito il colore delle Regioni. Il ministero non ha risposto e ora anche questa disputa è nelle mani del Tar del Lazio.

(© 9Colonne - citare la fonte)