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direttore Paolo Pagliaro

Guanti e mascherine
una bomba ecologica

Guanti e mascherine <br> una bomba ecologica

di Paolo Pagliaro

Arrivano da tutto il mondo le immagini delle spiagge ricoperte di mascherine, guanti, bottigliette di gel restituite dal mare in cui erano state sbrigativamente smaltite. In realtà le mascherine impiegano fino a 450 anni per decomporsi nell'ambiente e nell’attesa seminano la morte tra gli animali marini che vi rimangono impigliati o che le inghiottiscono avendole scambiate per meduse. Alla fine del loro viaggio, le   microparticelle di plastica, attraverso i pesci  sono poi destinate a finire sulle nostre tavole.   

Ogni mese vengono prodotti nel mondo 129 miliardi di mascherine e 65 miliardi di guanti, a  cui vanno aggiunti visiere, sacchetti, pellicole. In Italia si trasformano in rifiuto quasi 2 miliardi di mascherine al mese. Calcolando anche i guanti e gli altri dispositivi fanno 440.000 tonnellate l’anno. 

E’ un problema ambientale molto serio per un paese come il nostro che ha grandi difficoltà a smaltire in sicurezza i propri rifiuti.   Non servono le statistiche,  parla da solo lo stato in cui versano i marciapiedi di alcune grandi città, soprattutto nel centro sud   

D’altra parte in Italia sono attivi solo 37 inceneritori mentre la Germania ne ha 96 e la Francia 126.  Questi impianti producono energia elettrica ed energia termica, e hanno un impatto ambientale molto modesto. Nei giorni scorsi i Politecnici di Milano e Torino, con le università di Trento  e Tor  Vergata, hanno presentato un Libro bianco sull’incenerimento dei rifiuti urbani, da cui risulta che per quanto riguarda le emissioni climalteranti gli impatti delle discariche sono 8 volte superiori a quelle degli inceneritori.  Ma noi continuiamo a preferire le discariche, comprese quelle abusive. E se sono piene, va bene anche il mare.    

(© 9Colonne - citare la fonte)