Roma, 27 apr - "Tenendosi in tutto il mondo, è chiaro che lo stato dell'arte rispetto alla pandemia a livello mondiale giocherà un ruolo importante" nelle elezioni per il rinnovo del Comites: "per ora si ritiene che si debbano tenere il 3 dicembre, tra qualche mese, e ci auguriamo che sia un lasso di tempo sufficiente per renderne possibile la realizzazione. Ma non dobbiamo dimenticare che conterà lo stato dei contagi a livello mondiale, penso per esempio a tutto il Sudamerica dove al momento la situazione è estremamente grave, in particolare in Brasile, e non paragonabile a quella in Italia". Lo dice la senatrice di Italia Viva eletta all'estero Laura Garavini, spiegando a 9Colonne che "bisogna che le condizioni si siano ristabilite e che rendano possibile la realizzazione delle operazioni di voti, tenendo conto che si tratta di elezioni per corrispondenza ma che comunque i consolati devono essere nelle condizioni di espletare tutte le operazioni. Ma qualora non dovesse essere così - aggiunge - è chiaro che un eventuale rinvio non sarebbe dovuto a una mancanza di sensibilità politica ma solo alle oggettive difficoltà legate al coronavirus e sarebbe dunque accettabile".
Per quanto riguarda le misure per gli italiani all'estero nel recovery fund, spiega la Garavini, "bisogna che verifichiamo che siano nel 'fondino', il cosiddetto fondo laterale al Pnrr annunciato da Draghi, il cui testo non è ancora disponibile. Do abbastanza per scontato che lì siano inserite tutte una serie di questioni che avevamo posto in commissione Esteri, e che erano stato oggetto di parere del Parlamento: per esempio sulla presenza di ricercatori e cervelli all'estero, la promozione della lingua e cultura italiane e delle Camere di commercio all'estero. E poi - conclude Garavini - tutta la partita legata al turismo di rientro, che potrebbe dare un benefico supporto grazie agli italiani che sentono ora più che mai il bisogno di tornare a casa per dare una mano e per essere più vicino ai loro cari".
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