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Della Vedova: Rinnovo dei Comites prioritario, il Cgie chiede riforme

Della Vedova: Rinnovo dei Comites prioritario, il Cgie chiede riforme

Elezioni dei Comites sì ma riformando le leggi istitutive che regolano gli organismi di base della rappresentanza italiana nel mondo. Il Consiglio generale degli italiani all’estero è compatto nel chiedere una riforma di Comites e Cgie prima del voto dei Comitati degli italiani all’estero fissato per il 3 dicembre e in un incontro con il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, ribadisce: “Sosteniamo le riforme della rappresentanza che abbiamo consegnato al Maeci e a tutte le istituzioni. Anche gli italiani all’estero sono cittadini e devono avere la possibilità di partecipare alla vita pubblica”, afferma il segretario generale Michele Schiavone. “Al momento la rete diplomatica è in forte affanno e in tanti angoli del mondo ancora persiste la pandemia, condizioni che a dicembre probabilmente resteranno tali. Sono queste le condizioni per affrontare un appuntamento che dovrebbe riformare questi istituti di rappresentanza in un momento in cui c’è bisogno di una svolta radicale?”, domanda Schiavone sottolineando l’importanza di “sapere come si dovrà svolgere il tutto, gli strumenti e le modalità” perché “a questo punto dovremmo già avere una tabella di marcia”. Sul tavolo anche la possibilità di rinviare le elezioni, eventualmente per la primavera del 2022, richiesta da diversi consiglieri. Il ministero degli Esteri, assicura Della Vedova, considera il rinnovo dei Comites “un obiettivo prioritario: è importante rinnovare il rapporto con i connazionali e ripartire anche dando l’idea di un post-pandemia che riguarda tutti”. “L’intento del ministero - sottolinea Della Vedova - è costruire un solido partenariato che sia vincente per il governo e per gli italiani all’estero”.

Per il rinnovo dei Comites “è fondamentale la buona riuscita” con “una proficua collaborazione e il reciproco sostegno di governo, Comites e Cgie con lo scopo, che l’esecutivo condivide, di aumentare quanto più possibile il bacino elettorale attivo e passivo”. I Comites, secondo Della Vedova, “dovranno confermarsi davvero rappresentativi anche grazie alla capacità di mobilitare i connazionali che hanno diritto di voto in tutte le componenti dell’emigrazione”. L’obiettivo “è concentrare al meglio le nostre energie per una partecipazione attiva alla vita dei Comites - prosegue Della Vedova - e dobbiamo dare atto al lavoro della direzione generale Italiani all’estero e al direttore Vignali in vista di una campagna informativa capillare e per aumentare la partecipazione al voto anche attraverso l’uso dei social”. La Farnesina, assicura il sottosegretario agli Esteri, “è disponibile ad accogliere gli accorgimenti del Cgie per garantire un’efficace informazione e fare il possibile per rendere i Comites più visibili per raggiungere un alto tasso di partecipazione”. Sulla campagna di informazione “siamo convinti che la partecipazione alle elezioni dei Comites che auspica l’amministrazione si potrà raggiungere a condizione che siano i territori i soggetti attivi a rendere molto più propizia l’informazione senza una campagna centralizzata”, afferma Schiavone. Il Cgie ha poi presentato una risoluzione affinché ci siano delle “decisioni chiare e nette rispetto al modo in cui noi affronteremo queste elezioni”. Nello specifico nella risoluzione si chiede di “calendarizzare con una corsia preferenziale” la riforma dei Comites “affinché si vada a votare con prospettive che diano credibilità a queste istituzioni”. Nel documento si chiede poi “la cancellazione dell’inversione dell’opzione, che è in totale contrasto con la Costituzione, un’immediata campagna di comunicazione generalista, un dialogo costante tra la Farnesina e il Cgie per elaborare un piano di informazione e l’opzione per rinviare la data alla primavera del 2022”.

Anche dai Comites presenti all’incontro emerge la necessità di “organizzare le elezioni” e di “riformare le leggi”. Della Vedova sottolinea che sia la possibilità di rinvio della data delle elezioni dei Comites che la riforma degli organismi di rappresentanza “non è nella disponibilità del governo ma del parlamento. Se l’esecutivo dovesse decidere o forzare una decisione in una direzione o nell’altra si creerebbe un problema”. “Sentirò le commissioni parlamentari per capire il punto in cui sono i disegni di legge - afferma Della Vedova -. I tempi rispetto alle procedure legislative sono già ‘bruciati’ ma sentirò le commissioni preposte per capire se c’è un impegno delle forze politiche di arrivare a una conclusione”. Della Vedova ribadisce l’impegno a “capire entro breve se ci sono margini di modifiche normative che potrebbero cambiare lo scenario” e “prendere nota della risoluzione” presentata dal Cgie per chiedere chiarezza sulla tabella di marcia che porterà alle elezioni. Il sottosegretario agli Esteri ricorda infine che in Parlamento al momento ci sono tre disegni di legge sulla riforma di Comites e Cgie: due al Senato, presentati da Ricardo Merlo (Maie) e Francesco Giacobbe (Pd), e uno alla Camera, presentato da Massimo Ungaro (IV). Nello specifico il ddl presentato da Merlo “è quello che ricalca più da vicino gli auspici di riforma espressi dal Cgie - sottolinea Della Vedova -. Attendiamo l’evoluzione parlamentare del ddl che ha assegnato i lavori in commissione Affari esteri. Il governo accompagnerebbe volentieri un iter accelerato ma i tempi dei lavori parlamentari sono quelli definiti dal parlamento”. “Questo è un tema legislativo e un tema delicato rispetto al quale la potestà va riconosciuta al Parlamento e in Parlamento la discussione c’è”, conclude il sottosegretario agli Esteri.

Oggi al Cgie si sono affrontati “temi importanti che riguardano la riforma degli organismi di rappresentanza e il problema di quando tenere le elezioni dei Comites. L’orientamento maggioritario è quello del rinvio, ma ribadisco che io devo applicare le norme e per ora resta un’elezione entro l’anno fissata al 3 dicembre: dobbiamo essere preparati e continueremo a lavorare per questo”, dice in chiusura il direttore generale per gli Italiani all’estero della Farnesina, Luigi Vignali. Per quanto riguarda la campagna informativa per il voto, Vignali ribadisce che “la Cabina di regia ha discusso e ha fatto una proposta che non è piaciuta al Cgie, ma che non è stata calata dall’alto. Faremo comunque una campagna informativa e ce la stiamo mettendo tutta”. Alle elezioni dei Comites sarà poi sperimentato il voto elettronico: “Noi ci stiamo preparando alla sperimentazione, che deve risolvere dei problemi informatici e per questo testeremo il voto e lo faremo in parallelo al voto cartaceo. Sarà un test, una sperimentazione che faremo per vedere se gli strumenti funzionano e ne trarremo insegnamenti che condivideremo con il Cgie”, conclude Vignali.

(Sip - 19 mag)

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