Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A Noto tra disegno,
pittura e fotografia

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

A Noto tra disegno, <BR> pittura e fotografia

Continua fino al 25 luglio la mostra inaugurata lo scorso 22 maggio da Mauro Balletti a Noto, a Palazzo Nicolaci, sua personale dal titolo "Tra disegno pittura e fotografia", a cura di Paola Ruffino, realizzata grazie a Karl Wolfsgruber e all'Associazione Culturale Altera Domus, con termine. Mauro Balletti nasce a Milano il 4 settembre 1952. Contemporaneamente agli studi, inizia la sua attività di pittore nel 1972. Nel 1973 entra nel mondo della fotografia con alcuni ritratti fotografici di Mina per la quale curerà in seguito la progettazione delle cover dei suoi dischi, collaborazione che dura tutt'ora. La sua prima personale pittorica è nel 1978 alla Galleria D'arte Treves. Nel 1980 inizia a collaborare come fotografo con alcune riviste di moda e da quella data si occupa anche direttamente di pubblicità, mentre nel 1991 inizia anche una serie di collaborazioni per la televisione curando la regia di alcune trasmissioni televisive. Negli anni ha organizzato numerose mostre, l'ultima delle quali è del novembre 2018 a Milano presso la galleria "Artespressione".

"HISTORIA", A GALLARATE CONFRONTO TRA CURA E MEDICINA
A Gallarate dal 29 maggio fino al 1° agosto, il MAGA – Museo d'Arte Gallarate ospiterà la mostra di Francesco Bertocco dal titolo "Historia", curata da Alessandro Castiglioni con la collaborazione del MAC - Museo di Arte Contemporanea di Santiago del Cile e del Museo della Chimica e della Farmacia di Santiago. La personale dell'artista, che vive e lavora a Milano, è stata realizzata grazie al sostegno di Italian Council, programma di promozione di arte contemporanea nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura, un progetto prodotto da Viafarini con la collaborazione curatoriale di Mariagrazia Muscatello. L'esposizione vuole raccontare la storia della medicina cilena attraverso gli eventi storici più significativi della seconda metà del Novecento. Bertocco nei suoi lavori riflette su cosa sia la pratica della cura in Cile, mettendo a confronto la medicina ufficiale e quella tradizionale. Inoltre, la rassegna mette in dialogo questa nuova produzione dell'artista, caratterizzata da una serie di fotografie e un'inedita opera video, con i principali lavori realizzati da Bertocco in oltre dieci anni di ricerca e attività.

MODENA, LA RINASCITA DELL'UOMO E LA NATURA COME GUIDA
Il 18 giugno dalle 17 alle 21 verrà inaugurata, all'interno della Chiesa e dell'Oratorio di San Paolo a Modena, la mostra personale di Andrea Chiesi dal titolo "Natura Vincit", evento a cura di Fulvio Chimento organizzato da Associazone CerchioStella in collaborazione con D406 e comune di Modena con il sostegno di regione Emilia-Romagna e Gruppo Hera. La Chiesa e l'Oratorio di San Paolo riaprono al pubblico con uno dei più noti pittori contemporanei italiani, Andrea Chiesi, modenese vincitore del Premio Cairo Communication nel 2004, del Premio Terna nel 2008 e della seconda edizione del Gotham Prize di New York. Il titolo dell'esposizione trae ispirazione dalle opere presenti in mostra, che simboleggiano la potenziale rinascita dell'uomo attraverso un percorso spirituale in cui la natura è una guida ispiratrice. Il progetto ideato da Andrea Chiesi nasce appositamente per i due ambienti religiosi modenesi, al fine di valorizzare le loro strutture, ora restituite al pubblico e alla cittadinanza. Per questa occasione l'autore ha potuto esporre in due sale: la prima sala della mostra, la Chiesa di San Paolo, viene denominata "Eschatos" ("luoghi ultimi"), poiché presenta opere che hanno per soggetto strutture connesse all'archeologia industriale che costellano il territorio italiano; la seconda sala invece, l'Oratorio affrescato, prende il nome di "Anastasis" ("resurrezione"), in riferimento alla potenziale rinascita dello spirito.

A SIENA LA MADONNA DEL SOLLETICO DI MASACCIO
Dallo scorso 22 maggio e fino al 2 novembre l'interno del complesso monumentale del Duomo di Siena ospiterà la mostra "Masaccio, Madonna del solletico. L'eredità del cardinal Antonio Casini, principe senese della Chiesa" dedicata alla committenza del cardinal Antonio Casini, vescovo di Siena tra il 1408 e il 1426. L'esposizione è promossa dall'Opera della Metropolitana, ideata e organizzata da Opera Laboratori, con la collaborazione dell'Arcidiocesi di Siena - Colle di val d'Elsa – Montalcino, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo e della Biblioteca comunale degli Intronati. Fra le opere appartenute all'umanista e teologo ci fu la "Madonna col Bambino", detta "del solletico", di Masaccio, segno del legame intenso del Casini con la Vergine Maria, prestito concesso dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, alla Fabbriceria senese. All'interno del Complesso del Duomo di Siena il Casini ha lasciato un'eredità artistica significativa, come il rilievo di Jacopo della Quercia nella Galleria delle Statue del Museo dell'Opera, la copia del suo testamento nell'Archivio dell'Opera della Metropolitana o l'elegante pastorale con il "Battesimo" della Sala del Tesoro. Corredano l'itinerario espositivo alcuni manoscritti, fra i quali il "Cerimoniale dei vescovi" miniato da Martino di Bartolomeo, concesso in prestito dalla Biblioteca Laurenziana di Firenze, e il "Messale romano" della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena con carte decorate da un miniatore attivo a Siena intorno al 1428-30. Ma il suo prezioso lascito non riguarda soltanto la città natale, poiché influenzò anche Siena, Firenze, Grosseto, Roma e molte altre città, di cui recano testimonianza alcuni prestiti come la "Madonna delle ciliegie" del Museo d'Arte Sacra della Diocesi di Grosseto. Alla realizzazione della mostra ha contribuito un comitato scientifico internazionale costituito da insigni studiosi italiani e stranieri, le cui ricerche sono confluite in un prezioso catalogo edito dalla casa editrice Sillabe, curato da Marilena Caciorgna e Cristina Gnoni Mavarelli.

A NAPOLI ARRIVA "LOS ANGELES (STATE OF MIND)"
Dal 28 maggio fino al 26 settembre apre al pubblico alle Gallerie d'Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, museo di Intesa Sanpaolo a Napoli, la mostra "Los Angeles (State of Mind)", a cura di Luca Beatrice. Dopo "Le mille luci di New York" nel 2017, "London Shadow" nel 2018 e "Berlin 1989" nel 2019, con "Los Angeles (State of Mind)" prosegue la rassegna delle mostre dedicate alle grandi città internazionali che, sul finire del '900, hanno cambiato la storia dell'arte. In un coinvolgente percorso di 36 opere provenienti da gallerie e collezioni private italiane e internazionali e dalla collezione Luigi e Peppino Agrati - Intesa Sanpaolo, l'esposizione, realizzata con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli, è il racconto di una città attraverso diverse generazioni di artisti che si sono imposte a partire dagli anni Settanta per arrivare fino a oggi. "La scelta di dedicare questa mostra alla città di Los Angeles è un'ulteriore prova degli intensi e storici rapporti culturali che esistono tra gli Stati Uniti e la città di Napoli - dichiara Mary Avery, console Generale degli Stati Uniti a Napoli - Siamo anche felici di aver offerto il nostro patrocinio in un momento particolarmente importante per la ripartenza di tutti gli eventi culturali". Come nelle altre mostre del ciclo dedicato alle metropoli, ancora una volta il rapporto di Napoli con l'arte internazionale è al centro dell'esposizione. Al riguardo Michele Coppola, direttore esecutivo Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, afferma: "Il museo di Intesa Sanpaolo a Napoli è tornato ad accogliere i visitatori e arricchisce oggi la proposta espositiva in città con un originale approfondimento sull'arte contemporanea internazionale, accanto al Caravaggio e agli altri capolavori dalle nostre collezioni qui ospitati. Le Gallerie d'Italia sono luogo emblematico del legame della Banca con Napoli e del nostro impegno nel contribuire alla crescita sociale e culturale della città e del Paese. In questa logica stiamo lavorando alla prossima apertura di una nuova e più ampia sede del museo in via Toledo, segno forte della volontà di ricominciare puntando su arte e cultura quali fattori chiave di sviluppo".

(© 9Colonne - citare la fonte)