Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

L’UE INSIEME AI CITTADINI
PER IL FUTURO DELL’EUROPA

L’UE INSIEME AI CITTADINI <br>PER IL FUTURO DELL’EUROPA

Strasburgo - L’Unione europea si avvicina ai cittadini, con una consultazione paneuropea e transnazionale per chiedere loro quale strada dovrebbe prendere l’UE.

Si è chiuso a Strasburgo il primo dei quattro panel di cittadini europei che costituiscono il fulcro della Conferenza sul futuro dell’Europa. Sono stati 200 i cittadini a riunirsi al Parlamento europeo per questo appuntamento: ogni panel si riunirà tre volte fino a gennaio 2022, coinvolgendo ogni volta 200 cittadini (in totale 800, più 200 riserve), di cui almeno un terzo con meno di 25 anni, selezionati rispecchiando la diversità demografica e sociale dell'UE. L’obiettivo è elaborare e formulare proposte concrete riguardo alla futura direzione che desiderano imprimere all'Europa, individuando priorità e nuove sfide. Ben categorizzati i temi che verranno affrontati in ognuno dei quattro panel: un'economia più forte, giustizia sociale, occupazione/istruzione, gioventù, cultura, sport/trasformazione digitale; democrazia europea/valori e diritti, stato di diritto, sicurezza; cambiamento climatico e ambiente/salute; nonché l'UE nel mondo/migrazione.
I quattro panel si riuniranno tutti una volta entro metà ottobre, ed ognuno di essi eleggerà 20 rappresentati che, insieme ad alcuni deputati (europei e di Camere nazionali), rappresentati di sigle sindacali e di associazioni di categoria, parteciperanno alla prima plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa, che si terrà il 22 e 23 ottobre ancora a Strasburgo.

Si tratta di un evento unico nel suo genere, come ha più volte sottolineato Guy Verhofstadt, eurodeputato belga e vicepresidente della Conferenza sul futuro dell’Europa, che una presidenza congiunta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente dell’Eurocamera, David Sassoli, e del primo ministro portoghese, Antonio Costa

La Conferenza è composta da più pilastri. Uno è rappresentato dai panel. Poi c’è il sostegno della piattaforma digitale CoFe, lanciata lo scorso 9 maggio in occasione della Festa dell’Europa. Attraverso questo portale multilingue - visitato da 3 milioni di persone - hanno interagito 26mila cittadini europei, di cui l’80% è stato portatore di idee per l’Europa di domani. Quindi, gli eventi organizzati in tutta Europa (sono stati oltre 2mila finora).

Parlando in apertura della prima giornata dei lavori, Verhofstadt è apparso sicuro del fatto che le conclusioni formulate dai cittadini non potranno non essere prese in considerazione dalla classe politica, soprattutto in occasione delle plenarie. Ma sono proprio le garanzie su quanto gli esiti del panel riusciranno ad essere ascoltati nel processo legislativo europeo a rappresentare un legittimo dubbio per gli osservatori politici. Esiste però un accordo scritto secondo il quale le tre istituzioni europee dovranno portare avanti le conclusioni della Conferenza e inoltre i rappresentati dei cittadini, durante le plenarie, potranno far notare eventuali cambi di rotta rispetto a quanto emerso dai vari panel e portato in dote. (Peg - 19 set)

(© 9Colonne - citare la fonte)