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direttore Paolo Pagliaro

CRISI “SOTTOMARINA”
TRA FRANCIA E AUSTRALIA

L'Australia ha già dimostrato il suo attaccamento alla Francia attraverso il sacrificio dei propri soldati durante le due guerre mondiali. Così oggi in una dichiarazione il vicepremier australiano Barnaby Joyce tornando sulla crisi scatenatasi tra Camberra e Parigi in seguito alla decisione della prima di annullare il contratto di acquisto da 56 miliardi di euro per la fornitura all'Australia di 12 sottomarini diesel-elettrici a favore dell’acquisto di sottomarini nucleari statunitensi. "L'Australia non ha bisogno di dimostrare il suo attaccamento, la sua amicizia e la sua volontà di garantire la libertà e l'uguaglianza della Francia", ha affermato Joyce, ricordando che "decine di migliaia di australiani sono morti sul suolo francese o sono caduti per proteggere il territorio francese durante la prima guerra mondiale e la seconda".

FERITA APERTA. Appare però improbabile che il riferimento al periodo più buio della storia francese possa placare la rabbia di Parigi, che ha ripetutamente polemizzato con l'Australia dopo l'annuncio della scorsa settimana della violazione del contratto. Il presidente francese Emmanuel Macron ha richiamato venerdì i suoi ambasciatori negli Stati Uniti e in Australia. Le autorità francesi hanno accusato questi due paesi di "mentire" e di "grave violazione della fiducia". Il primo ministro australiano Scott Morrison ha respinto le accuse, affermando di aver messo al primo posto l'interesse nazionale australiano che si trova nella necessità di contrastare la crescente influenza della Cina nella regione indo-pacifica. (20 set - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)