di Paolo Pagliaro
Sul penultimo numero di Gnosis, rivista di intelligence, si poteva legge un articolo su Antonio Gramsci e il suo pensiero critico. Sul numero attualmente in libreria, invece, dopo la consueta rubrica curata dall’ambasciatore Sergio Romano, viene approfondita la questione dei vaccini come arma geopolitica.
E’ dunque ampio il campo di indagine della pubblicazione edita dall’Aisi, l’Agenzia dei servizi di sicurezza interna. I collaboratori sono in genere studiosi impegnati nelle università o nei centri di ricerca. L’esempio di Gnosis serve per dire quanto fossero anacronistiche alcune obiezioni alla candidatura quirinalizia – peraltro da lei mai avanzata - dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni, che da pochi mesi guida il Dis, il dipartimento che vigila sui servizi segreti. Il Dipartimento non è evidentemente un centro di potere oscuro e comunque incompatibile con il buon funzionamento della democrazia se il prefetto Giovanni De Gennaro ne ha lasciato la direzione per ricoprire prima la carica di Autorità delegata all’intelligence nel governo Monti e poi quella di presidente di Leonardo, impresa strategica del sistema Paese; l’ambasciatore Giampiero Massolo, compiuto il suo quadriennio come direttore Dis, è passato alla presidenza di Fincantieri, mentre il prefetto Alessandro Pansa, dopo aver diretto il Dis per due anni, ha assunto la presidenza di Telecom Italia Sparkle; e infine il generale Luciano Carta, ex direttore di Aise, è succeduto a De Gennaro nella presidenza di Leonardo. Ricordando su Formiche.net questi precedenti, il prefetto Adriano Soi si chiede se non sia venuto il momento di rimuovere gli antichi pregiudizi sul passaggio alla vita politica o ad altra attività di appartenenti – o ex appartenenti – all’intelligence. La stagione dei generali golpisti si è conclusa con la caduta del muro di Berlino.
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