"Chi è nato in una piccola isola è nato in un posto mitico", scriveva lo scrittore Raffaello Brignetti pensando alla sua casa natale sull'isola del Giglio. Adagiata sulla distesa azzurra del Tirreno, l’isola del Giglio è la seconda per estensione dell’arcipelago Toscano e il comune di Isola del Giglio, in provincia di Grosseto, è una meta imperdibile per i turisti che vogliono un'esperienza completa e unica. La sua è una bellezza fatta di spiagge sabbiose e calette selvagge, mare cristallino e fondali ricchi di vita, che rendono l'isola un paradiso per chi cerca esplorazioni subacquee indimenticabili. La sua posizione geografica favorì fin dai tempi più antichi gli insediamenti umani: dall'Età della Pietra agli etruschi, che ne sfruttarono i giacimenti di pirite e di ferro, passando per i commercianti romani, i Domizi-Enobardi, numerose famiglie nobiliari (tra cui gli Aldobrandeschi), il dominio di Pisa e il Granducato di Toscana. La sua storia, inoltre, è sempre stata legata ai continui attacchi da parte dell'impero Turco: nel 1544 il pirata turco Khayr al-Din, Barbarossa, saccheggiò l'isola, uccidendo chi si opponeva e deportando come schiavi più di 700 abitanti gigliesi. L'isola ha numerosi luoghi che vale la pena ammirare: dalle Mura di Giglio Castello di origini medievali, che racchiudono interamente il borgo di Giglio Castello, alla Rocca aldobrandesca a Giglio Castello, costruita dai pisani e ulteriormente fortificata dagli Aldobrandeschi, passando per le torri e le fortificazioni costiere come la medievale Torre del Saraceno, la cinquecentesca Torre del Campese, la cinquecentesca Torre del Lazzaretto, Castellare del Giglio (fortificazione cinquecentesca oramai perduta) e l'ottocentesco Forte della Scoperta sull'isola di Giannutri. Obiettivi dei turisti sono anche i tre fari dell'isola, ovvero Faro delle Vaccarecce, Faro del Fenaio e Faro di Capel Rosso. Infine, di grande interesse sono anche i siti archeologici e religiosi, come le rovine romane di Giglio Porto, la Villa romana e il Porto romano di Giannutri sull'Isola di Giannutri, la chiesa di San Pietro a Giglio Castello (XV secolo), la chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano a Giglio Porto e la chiesa di San Giorgio. Menzione speciale per il Museo della Mineralogia e della Geologia, dedicato alla nascita dell'isola, alla sua componente geo-mineralogica e alle attività estrattive legate al ferro e al granito, con esemplari unici al mondo di tormalina nera e cristalli di galena. Ma Isola del Giglio vuol dire anche radici culturali, tradizioni e folclore: a Giglio Porto il 10 agosto si svolge la festa del patrono San Lorenzo con relativo Palio Marinaro, mentre il 15 settembre ricorre a Giglio Castello la festa del patrono San Mamiliano, con la tradizionale processione, il Palio degli Asini e la tradizionale quadriglia. Per quanto riguarda l'enogastronomia, tipici dell'area sono il vino Ansonica del Giglio, vanto dei produttori isolani, e il Panficato, pane dolce che viene realizzato con fichi e noci. Non resta che dedicarsi a bellissime passeggiate alla scoperta della natura e a vivere il mare nella sua incontaminata realtà come in pochi altri luoghi è ormai possibile fare, seguendo i sentieri che attraversano l'isola.
COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Perugia. Per raggiungere Isola di Giglio si prende il traghetto da Porto Santo Stefano (Monte Argentario). In automobile da Roma: prendere A91, prendere E80 in direzione di SP 161, uscire a Orbetello, seguire SP 161 fino a Porto Santo Stefano – Giglio, imbarcarsi sul traghetto per Isola del Giglio.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Si può visitare la penisola di Monte Argentario prima di imbarcarsi verso Isola del Giglio. Da vedere anche il borgo di Orbetello.
http://www.comune.isoladelgiglio.gr.it/