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direttore Paolo Pagliaro

WEEKEND CICLONICO CON NEVE E PIOGGIA

Due tempeste “gemelle”, in discesa direttamente dalla Groenlandia, nel week-end riporteranno il maltempo su quasi tutta l’Italia, seppur intervallato tra l’una e l’altra da una fase più asciutta. “La prima perturbazione – spiega Antonio Sanò, fondatore del sito IlMeteo.it - arriverà in serata al Nord-Ovest, con prime avvisaglie in Sardegna già nel pomeriggio; dopo cena nevicherà sulle Alpi oltre i 700-900 metri e pioverà in modo via via più intenso tra Liguria, Piemonte e Lombardia. Il ‘nocciolo’ della prima gemella, la prima perturbazione groenlandese, colpirà il Centro-Nord Italia fino al primo pomeriggio del sabato, spingendosi poi verso tutto il fianco tirrenico. I fenomeni più intensi del ‘nocciolo’, del cuore della prima perturbazione, sono previsti al mattino su Alpi Occidentali (fino ad un max di 40-60 cm di neve fresca), Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Lazio. La neve cadrà su tutto l’arco alpino oltre i 900 metri e anche sulla dorsale appenninica fino ai 1200-1400 metri. La seconda gemella arriverà nella notte tra sabato e domenica: avremo dunque qualche ora di tregua tra le due perturbazioni, simili ma non uguali. Il secondo fronte sarà più intenso. Domenica 10 marzo sono infatti previste precipitazioni a tratti forti su Friuli (fino ad un max di 60-80 cm di neve fresca in 24 ore), su gran parte del Triveneto, sulla Liguria, l’Alta Toscana e l'arco alpino occidentale. Attenzionato di nuovo anche il versante tirrenico, con temporali in arrivo dal mare tra la Capitale e la Campania. Per vedere un miglioramento, dopo il passaggio delle temibili ‘tempeste gemelle’, dovremo aspettare martedì: lunedì pioverà ancora frequentemente al Centro-Sud, mentre al Nord si apriranno schiarite in un contesto comunque variabile. Da martedì 12 marzo avremo più sole al mattino, ma nel pomeriggio scoppieranno frequenti rovesci o temporali di calore. Questi primi temporali di calore segneranno lentamente la fine dell’inverno, una stagione che si è svegliata decisamente tardi e che ha comunque fatto registrare temperature record in Italia. L’inverno meteorologico (1 dicembre 2023 - 29 febbraio 2024) è stato il più caldo in Italia dal 1800, confermando un’altra tappa estrema sulla strada del riscaldamento globale”.(red)

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