Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

MIGRANTI, VELISTA
SPERONATO DA SCAFISTI

MIGRANTI, VELISTA <BR> SPERONATO DA SCAFISTI

  “Improvvisamente abbiamo visto comparire questo cayuco tra le onde, con una quindicina di persone. La barca aveva un motore potentissimo, ci hanno puntato e si sono avvicinati speronandoci più volte. Ogni volta che le due barche si toccavano, saltavano a bordo due o tre persone" e “al terzo speronamento, quando a bordo avevamo già otto persone, gli altri hanno girato la prua e se ne sono andati. E ci siamo ritrovati con questi ragazzi, esausti e malmessi, che non riuscivano a proferire parola”. Così Andrea Cestari, urologo milanese e velista, in una intervista a Repubblica racconta la vicenda vissuta mentre aveva intrapreso una traversata dell’Atlantico in barca a vela, dalle Canarie ai Caraibi. “Erano tutti giovani uomini tra i 17 e i 40 anni, tre senegalesi, uno del Gambia e tre nigeriani. Erano partiti dieci giorni prima, erano affamati, assetati, feriti. Io sono medico e ho prestato loro le prime cure”, “abbiamo lanciato un mayday e il Salvamento marittimo ci ha detto di tornare indietro, dirigerci verso il porto de La Gomera. Poi, quando ci siamo avvicinati alle Canarie, abbiamo effettuato il trasbordo su una motovedetta e ci hanno detto che potevamo proseguire il nostro viaggio. Siamo arrivati ai Caraibi 19 giorni dopo. Conserveremo nel nostro cuore la soddisfazione di aver salvato otto vite in mare”. (26 mar - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)