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DIFESA EUROPEA, PARIGI:
URGE FORZA DI REAZIONE

DIFESA EUROPEA, PARIGI: <BR> URGE FORZA DI REAZIONE

Parigi preme a tutta forza per la creazione di una “forza militare di reazione rapida” a livello europeo. Dopo l’auspicio in tal senso da parte del presidente Emmanuel Macron nel corso di un discorso alla Sorbona, questa mattina a ribadire il concetto è stato, su France 2, il ministro della Difesa transalpino, Sébastien Lecornu, per il quale tale argomento rappresenta “un tema chiave sul quale spero che potremo ottenere risultati già l'anno prossimo, a patto di dimostrarci reattivi e molto rapidi”. Appena ieri, Macron aveva affermato che è necessario “istituire una forza di reazione rapida per poter dispiegare rapidamente fino a cinquemila soldati in ambienti ostili entro il 2025, in particolare per venire in aiuto dei nostri connazionali”. Questa “forza di reazione rapida” sarebbe quindi destinata a operazioni come l’evacuazione di cittadini europei nei paesi in crisi. Da parte sua, Lecornu ha sottolineato che ci sono “molte crisi sulle quali la Nato non è competente e sulle quali la Francia spesso conduce operazioni da sola”. Di conseguenza “dobbiamo essere in grado di istituire molto rapidamente questa forza per garantire la sicurezza ai cittadini europei, portoghesi, italiani, tedeschi e francesi”.

Come detto, le parole di Lecornu hanno fatto eco a quelle pronunciate ieri dall’inquilino dell’Eliseo che ha illustrato la sua visione dell'Europa per gli anni a venire durante un discorso alla Sorbona. “La nostra Europa oggi è mortale – ha detto Macron –. Può morire e ciò dipende solo dalle nostre scelte. Nel prossimo decennio, si profila un immenso pericolo di indebolimento”, anche tenendo presente che i valori della “democrazia liberale” sono “sempre più criticati e contestati”. In una tale ottica, ha specificato Macron, è dunque necessario che si pongano le basi anche in termini di difesa di una “Europa potente”, che “sappia farsi rispettare”, “garantisca la sua sicurezza” e che riconquisti “la sua autonomia strategica”. Da qui l’invito ai Ventisette a costruire una “difesa europea credibile” che includa eventualmente uno scudo antimissile europeo e implichi un “prestito europeo” per finanziare lo sforzo di difesa con una “preferenza europea nel acquisto di attrezzature militari”. (26 APR - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)