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VANNACCI, CANDIDATURA
TRA SARCASMO E GELO

VANNACCI, CANDIDATURA <BR> TRA SARCASMO E GELO

"Negli ultimi giorni, tre o quattro giorni fa, ci siamo sentiti via whatsapp con Salvini e gli ho detto che avrei accettato. Lui mi ha risposto dicendo che era contento della mia decisione". A Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, Roberto Vannacci (assurto alla notorietà grazie alle tesi, molto discusse, contenute nel suo libro “Il mondo al contrario”) commenta così l’annuncio fatto ieri dal leader della Lega Matteo Salvini, ovvero che il militare correrà con il Carroccio in tutti i collegi elettorali alle prossime Europee. “Sono contento – aveva detto il vicepremier– che un uomo di valore come il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega al Parlamento europeo”. Vannacci aggiunge oggi: “Sarò candidato in tutte le circoscrizioni. Ed immagino che in alcune di queste sarò capolista". Il fatto che l’annuncio sia arrivato proprio il 25 aprile non ha lasciato indifferenti (di “ulteriore schiaffo della destra di governo alla memoria e ai valori antifascisti” ha parlato il deputato del Pd  Alessandro Zan), come certi giudizi espressi da Vannacci proprio sulla festa della Liberazione: “Non scendo in piazza, me ne vado al mare con le mie figlie. Non mi dichiaro antifascista perché sono cose successe ottanta anni fa. Questo è solo un pretesto fazioso per continuare a dividere la società” sono state le parole del generale, riportate da Repubblica, in occasione della presentazione del suo secondo libro in provincia di Bologna. Salvini, in un’intervista al Corriere della Sera, motiva così la sua scelta tirando in ballo Ilaria Salis: “È democrazia. Se qualcuno decide di candidare chi è in carcere all’estero con accuse pesantissime, perché non si dovrebbe chiedere il voto agli Italiani anche per chi ha servito e difeso l’Italia nel mondo”. Scelta che viene commentata con sarcasmo dal ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Vannacci con la Lega? E che novità c’è? Era chiaro che sarebbe finita così, d’altronde Salvini e Vannacci hanno molte cose in comune: gli stessi valori e soprattutto lo stesso senso dello stato” sono le parole di Crosetto raccolte dal Foglio. Come ricorda il quotidiano, “non è un segreto che tra Vannacci e Crosetto non circoli proprio buon sangue. Dopo la pubblicazione ad agosto scorso del best seller del generale, ‘Il mondo al contrario’, il ministro ha subito pubblicato una nota e aperto un’inchiesta disciplinare” che a febbraio ha portato ad una sospensione disciplinare di 11 mesi del generale per aver “compromesso il prestigio e la reputazione” dell’esercito italiano ingenerando “possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”. Pochi giorni fa Vannacci ha fatto ricorso al Tar contro il provvedimento. Anche nella Lega, però, trapela un certo “gelo” verso questa candidatura. “Se Vannacci sarà candidato nella mia circoscrizione non lo voterò, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio" erano state le parole pronunciate qualche giorno fa dal vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ospite di  “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio1. Sempre allo stesso programma, è intervenuto oggi il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “La candidatura di Vannacci? Spero possa contribuire a fare delle liste forti e ad ottenere un buon risultato per la Lega, io sono molto contento dei candidati proposti in Fvg, candidature di valore ed espressione del mio territorio. Io lavorerò per questi tre candidati, visto che al massimo si possono esprimere tre preferenze”. (Roc)

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