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direttore Paolo Pagliaro

ADDIO BERNARD MARIS
INTELLETTUALE EUROPEO

ADDIO BERNARD MARIS <br> INTELLETTUALE EUROPEO

di Paolo Pagliaro

Tra i libri scritti da Bernard Maris, assassinato ieri mattina nella redazione di Charlie Hebdo, c’era anche un “Antimanuale di economia” e un saggio intitolato “Lettera aperta ai guru dell'economia che ci prendono per imbecilli”, entrambi tradotti in italiano (per Tropea e Ponte alle Grazie). Questo per dire di che pasta era fatto il pensiero dell’ intellettuale europeo ucciso a Parigi.
Maris, di origine magrebina, scrittore e giornalista, insegnava Economia all’Università ed era membro del Consiglio generale della Banca di Francia. Era una voce critica, un avversario della nuova ortodossia liberista. Accusava il nobel Milton Friedman e Franco Modigliani di essere degli incompetenti in malafede, incapaci di vedere che "non esiste teoria del liberalismo, dell'efficienza, della concorrenza; che queste parole non sono che ideologia e utopia, totalitaria come furono quelle staliniste".
Tutto il neoliberismo, scriveva Maris, si riduce all'esortazione: "Siate egoisti e la società andrà bene”.
Morte le ideologie e tramontato il primato della politica, in questo XXI secolo malato di disincanto l’Economia – osservava - è l’unico mito cui le coscienze ancora si inchinano. E i miti, nelle società ancestrali come nell’era postmoderna, spesso attecchiscono sull’ignoranza.
Non c’è che un rimedio, concludeva Maris: armarsi di spirito illuminista e confutare le pseudoleggi che gli economisti, per renderle incomprensibili, hanno avvolto in una fitta coltre di equazioni e formule matematiche.
Lo sguardo lucido e scettico di Maris sui limiti della globalizzazione, sulla gratuità e solidarietà come strumenti di crescita, ora non c’è più, e la cosa ci riguarda molto da vicino. (8 gen)

 

 

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