(10 giugno 2016) Nell’ambito del ciclo “Quella volta che incontrai... Gli scrittori di oggi raccontano i maestri di ieri”, l’Istituto italiano di cultura di Strasburgo organizza la conferenza della scrittrice Michela Murgia. Martedì 14 giugno alle 18.30 alla libreria Kléber, Murgia accompagnerà il pubblico di Strasburgo alla scoperta di Grazia Deledda, alla quale la lega un’affinità culturale e l’impegno nel raccontare la società del proprio tempo. Unica italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura (1926) e ingiustamente accusata di agnosticismo politico per non aver preso posizione contro il fascismo, per molto tempo Grazia Deledda non è stata pienamente riconosciuta e accettata dalla critica italiana. “È stata a lungo percepita come un’anomalia dissonante, una specie di Nobel sbagliato” racconta Murgia. Deledda invece ha scritto opere che Murgia considera sulla stessa lunghezza d’onda della narrativa europea: “Canne al vento e Cime tempestose sono due libri del tutto analoghi, per linguaggio, per trama, per temi, per visione”. Ecco allora che il titolo del ciclo di appuntamenti “Quella volta che incontrai... Gli scrittori di oggi raccontano i maestri di ieri” per Michela Murgia significa ricordare lo spessore e l’importanza di Deledda per la letteratura italiana e non solo, ripercorrendo le tracce di un’affinità profonda. La conferenza è organizzata dall’Istituto di cultura in collaborazione con Ex Libris Comunicazione di Milano e Libreria Internazionale Kléber. (PO / Red)
LA SCHEDA / MICHELA MURGIA
Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972. Nel 2006 ha pubblicato “Il mondo deve sapere”, il diario tragicomico di un mese di lavoro che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti. Per Einaudi ha pubblicato nel 2008 “Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede”, nel 2009 il romanzo “Accabadora”, vincitore del Premio Campiello 2010, nel 2011 Ave Mary (ripubblicato nei Super ET nel 2012), nel 2012 “Presente” (con Andrea Bajani, Paolo Nori e Giorgio Vasta) e “L'incontro”. È fra gli autori dell'antologia benefica “Sei per la Sardegna” (Einaudi 2014, con Francesco Abate, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu e Paola Soriga), i cui proventi sono stati destinati alla comunità di Bitti, un paese gravemente danneggiato dall'alluvione. Sempre per Einaudi ha pubblicato il romanzo “Chirù” (2015) e “Futuro interiore” (2016).