(13 gennaio 2021) Pollice in su, pugno chiuso, palmo aperto, singoli movimenti delle dita. Un gruppo internazionale di ricercatori ha ideato un bracciale in grado di riconoscere istantaneamente i gesti della mano “leggendo” i segnali che dal cervello viaggiano attraverso l’avambraccio. Il dispositivo potrebbe non solo essere utilizzato per controllare protesi artificiali, ma apre anche la strada alla creazione di nuove interfacce per l’interazione tra uomo e macchine: da computer senza tastiera fino ad automobili prive di volante. La ricerca nasce da una collaborazione tra studiosi dell’Università della California a Berkeley (USA), del Politecnico di Zurigo (Svizzera) e dell’Università di Bologna: i risultati sono stati pubblicati su Nature Electronics.
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