di Paolo Pagliaro

(27 aprile 2016) Sarebbe molto utile poter vedere, di tutti i candidati alle prossime elezioni amministrative, documenti come il certificato del casellario giudiziale; il curriculum con l’indicazione dettagliata dell’attività lavorativa e professionale, il percorso scolastico, gli incarichi attuali e passati, la storia politico-istituzionale; la dichiarazione dei redditi. Per questo è nata la Carta della candidata e del candidato trasparente, iniziativa promossa a Roma dal sito Carteinregola e dal Laboratorio per una Politica Trasparente, che insieme a Openpolis hanno deciso di raccogliere e diffondere queste informazioni sul conto degli aspiranti amministratori. Alcuni, non moltissimi, hanno già aderito, altri dovrebbero farlo prima del 5 giugno.

Sempre a Roma, l’associazione Koiné ha deciso invece di sostenere l’impegno di Fabrizio Barca per una campagna elettorale il più possibile informata e partecipata. Barca è un politico anticiclico. Mentre tutti celebrano la morte dei partiti, lui da due anni gira l’Italia per rianimare il suo. Mentre tutti teorizzano la supremazia della comunicazione sui contenuti, e dunque quella dell’immagine sulla sostanza, lui non esita a riassumere in 100 concretissime domande i problemi di Roma per poi chiedere ai candidati sindaci di fornire altrettante concrete risposte.

Il questionario riguarda i grandi temi dell’amministrazione: casa, servizi sociali, scuola, cultura, immigrazione, trasporti, rifiuti, proprietà pubbliche, burocrazia. L’invito ai candidati è di rispondere cercando di evitare vaghezze e frasi fatte. Sono già arrivate le risposte di Roberto Giachetti e Stefano Fassina, e sono in arrivo quelle di Giorgia Meloni. Un tempo si sarebbero chiamati programmi, e va detto che non è una lettura noiosa.