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direttore Paolo Pagliaro

Sindaci nel mirino
della criminalità

Sindaci nel mirino <br> della criminalità

di Paolo Pagliaro

(28 aprile 2016) Il 7 gennaio a Carbonia viene incendiata l’auto del funzionario comunale che si occupa dogli appalti. Il 13 gennaio a Brindisi c’è un attentato contro la casa dell’assessore all’urbanistica. Il 14 gennaio c’è un messaggio di morte per il sindaco di Este. Il 16 gennaio a Crotone va in fiamme l’auto dell’ex sindaco.


Dall’inizio dell’anno sono già più di 100 gli episodi di intimidazione contro amministratori locali e dipendenti pubblici, colpevoli in genere di voler far rispettare la legge. Nel 35% dei casi si tratta di incendi. Ma sono frequenti anche le lettere minatorie, gli ordigni, le aggressioni, l’invio di proiettili o di parti di animali. Succede soprattutto nelle provincie di Reggio Calabria,  Cosenza, Napoli, Palermo, Ragusa e Trapani. Ma un quinto delle intimidazioni è stato denunciato in comuni del centronord.
L’associazione di enti locali Avviso Pubblico, che si occupa di monitorare il fenomeno e tenere aggiornata la statistica, lancia i suoi Sos ormai quasi tutti i giorni. Sono in genere storie di minacce raccontate solo dalle cronache locali, intimidazioni che talvolta non vengono neppure denunciate.
Il Senato ha istituito ad inizio legislatura una Commissione di inchiesta. Presieduta dalla senatrice calabrese Doris Lo Moro, la Commissione  ha raccolto un’impressionante dossier sulla violenza ai danni di amministratori locali. 1265 atti intimidatori segnalati dalle prefetture nell’arco di 16 mesi, 341 misure di protezione nei confronti di persone minacciate, decine di casi di dimissioni motivate con problemi personali, ma frutto invece di intimidazioni.   E’ una guerra a bassa intensità che si combatte ogni giorno in più d’uno dei comuni  in cui il 5 giugno si andrà a votare.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)