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direttore Paolo Pagliaro

Laura Boldrini,
un gesto coraggioso

Laura Boldrini, <br> un gesto coraggioso

di Paolo Pagliaro

(25 novembre 2016) Poco prima di morire, Umberto Eco se ne era uscito con un’affermazione che aveva fatto molto discutere e cioè che nel web si possono leggere tante cose intelligenti, ma il web è anche lo spazio in cui si possono scatenare legioni di imbecilli. Questa osservazione è stata ripresa, approfondita e ampliata dal filosofo Maurizio Ferraris, che per il Mulino ha scritto un saggio intitolato “L’imbecillità è una cosa seria”.
Scrivere per esercitare le dita – osserva Ferraris - è diventata la più diffusa delle consuetudini. E poiché tutto viene pubblicato alla velocità della luce è ovvio che l'imbecillità, che costituisce il basso continuo dell'umano proprio come l'intelligenza ne è la punta emersa e sporadica, venga alla ribalta con una evidenza mai sperimentata in precedenza.
Oggi ne abbiamo avuto una dimostrazione grazie alla denuncia fatta da Laura Boldrini, presidente della Camera e dunque terza carica dello Stato, che in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ha deciso di rendere pubblici i messaggi di chi la perseguita sui social con minacce e insulti sessisti. “Puttana” è il più frequente.
Sul suo profilo Facebook Boldrini ospita una piccola ma impressionante antologia di questi messaggi. Non è la prima a farlo. Ma la novità è che questa volta compaiono anche i nomi dei mittenti, quasi tutti maschi e ugualmente imbecilli, nel senso indagato dal filosofo ma anche secondo criteri più terra terra.
Boldrini spiega di aver pubblicato il tutto anche a nome delle tante donne che vivono la stessa realtà ma non si sentono di renderla pubblica e la subiscono in silenzio.
Il dubbio è se per i maschi citati si tratti di una gogna o di una gratificazione.

(© 9Colonne - citare la fonte)