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Verso la ricostruzione della Rep. Centrafricana con il contributo dell’Italia

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(7 febbraio 2017) Prosegue l’attività didattica internazionale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nell’Africa subsahariana per portare un nuovo contributo alla pacifica ricostruzione della Repubblica centrafricana, con due corsi di formazione per diplomatici. La prima parte del progetto si tiene presso la Scuola Superiore Sant’Anna a Pisa dove, appena iniziata, proseguirà per due settimane, coinvolgendo sei diplomatici senior della Repubblica centrafricana che prenderanno parte ad un corso di formazione. A maggio seguirà la seconda parte del progetto per una durata di due mesi a Yaoundé (Camerun) presso la struttura dell’Istituto per le Relazioni Internazionali del Camerun, partner del progetto.  Il progetto costituisce un concreto seguito della visita compiuta nell’ottobre scorso dal vice ministro agli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale, Mario Giro - la prima autorità italiana a recarsi a Bangui – e della Conferenza di Bruxelles, che ha riaffermato l’impegno di paesi partner e donatori, tra cui l’Italia, ad accompagnare il Centrafrica nel suo percorso di stabilizzazione e di ricostruzione istituzionale e socio-economica. “Non può esserci ricostruzione – dichiara il vice ministro Mario Giro -senza ricostruire le istituzioni e le capacità umane della classe dirigente centrafricana. Attraverso questo progetto pilota, voluto e finanziato dal MAECI, ci proponiamo di dare il nostro contributo alla nascita di un corpo dirigente. Un forte valore aggiunto dell’iniziativa” ha concluso il vice ministro “è quello della cooperazione trilaterale che coinvolge oltre all’Italia e alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa come partner tecnico, anche il Camerun, importante vicino della Repubblica Centrafricana, e l’Istituto per le Relazioni Internazionali del Camerun (IRIC), istituzione a marcata vocazione regionale. Il ruolo dei paesi vicini è determinante per la definitiva pacificazione e la ricostruzione del Centrafrica”.


SCHEDA / LA GUERRA E IL CAMBIAMENTO

Da dicembre 2012 il conflitto nel Paese ha causato migliaia di vittime tra i civili e oltre mezzo milione profughi che hanno lasciato il Centrafrica per chiedere asilo nei paesi confinanti. Tuttavia, il cambiamento dello scenario politico dopo l’elezione di Faustin-Archange Touadera a febbraio 2016 ha aperto nuove prospettive e la pace e la ricostruzione del martoriato paese centrafricano passano anche dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dalle sue attività di formazione.

(© 9Colonne - citare la fonte)