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I ricercatori italiani partono per la
foresta pluviale degli alberi Dragoni

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I ricercatori italiani partono per la <br> foresta pluviale degli alberi Dragoni

(22 marzo 2017) Ieri, in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, il gruppo dell’unica stazione di ricerca italiana presente in Madagascar è partito alla volta di Maromizaha dove da più di un decennio, Università di Torino e Parco Natura Viva di Bussolengo proteggono i 1600 ettari della Foresta Pluviale degli Alberi Dragoni. Sorvegliati speciali i 10 gruppi di indri che vivono in quell’area: durante questa spedizione, verranno posizionate camera traps e registratori acustici per monitorare il comportamento del più grande di tutti i lemuri, l’unico in grado di cantare, gravemente minacciato di estinzione. “La nostra Giornata Internazionale delle Foreste la celebriamo in campo in un Paese che ha perso il 90% della foresta pluviale originaria”, ha spiegato prima della partenza Cristina Giacoma, direttore del dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei sistemi dell’Università di Torino. “La spedizione durerà fino al 30 aprile, con l’obiettivo di proseguire gli studi sull’indri, una specie ad un passo dall’estinzione. Ma questa foresta ospita tutte le specie più rare di lemuri, per un totale di 13 tra le quali anche l’aye aye, il lemure notturno che si credeva estinto e che fu riscoperto da Gerald Durrell negli anni ‘90. Rari e tutti sottoposti alla stessa minaccia”. (Red)


SCHEDA / SLASH AND BURN

“Le grandi difficoltà economiche delle popolazioni rurali del Madagascar portano ad uno sfruttamento insostenibile delle risorse naturali”, ricorda Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo. “Si chiama slash-and-burn: la foresta viene tagliata per poi appiccare il fuoco. Così, si fa spazio alle colture ma si sottrae agli animali ogni possibilità di sopravvivenza. E’ necessario quindi lavorare su più fronti: per la salvaguardia degli habitat e per offrire alle persone un’alternativa valida e vantaggiosa”, conclude Avesani Zaborra.

(© 9Colonne - citare la fonte)