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Teatro, Leo Gullotta: letture
tra i miti e le pagine di Sicilia

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Teatro, Leo Gullotta: letture <br> tra i miti e le pagine di Sicilia

(19 aprile 2017) Dopo il grande drammaturgo, regista e attore Vincenzo Pirrotta (che qualche giorno fa ha presentato lo straordinario spettacolo “La Ballata delle Balate” a Canberra e a Sydney) l’Istituto Italiano di Cultura di Sydney propone di nuovo il grande teatro italiano attraverso una delle figure più rappresentative della scena contemporanea. Il prossimo 27 aprile, infatti, sarà la volta di Leo Gullotta, al suo debutto in Australia, con uno spettacolo unico e suggestivo, fatto di immagini, musiche e letteratura (ore 19, Parade Theatre, NIDA, 215 Anzac Parade, Kensington). “Leo Gullotta, reading Sicily” è un viaggio che parte da un’idea essenziale e antica, quella della Grande Madre, la Madre Terra, e che si sviluppa attraverso la voce narrante dell’attore tra la prosa e la poesia dei più grandi capolavori letterari contemporanei siciliani. “Un mosaico nel quale le singole tessere pur mantenendo la propria identità si fondono in un disegno unico e armonioso – si legge nella nota di presentazione diffusa dall’Iic -. Il collante di questa operazione sapientemente orchestrata è dato dal valore artistico del grande attore e interprete italiano, capace di dialogare con il pubblico come se si trovasse davanti ad un gruppo di amici. Un viaggio tra i Miti e il quotidiano, tra il sorriso e la denuncia civile, dove intercalato alle letture, trova spazio il racconto personale del protagonista, che toccherà scene di vita quotidiana, della sua adolescenza, e caratteristici momenti della sua carriera”. Leo Gullotta è accompagnato in scena dalle musiche originali del maestro Germano Mazzocchetti, composte appositamente per lo spettacolo e anch’esse protagoniste del racconto. Le musiche scandiranno le stazioni, ovvero i capitoli, di questo viaggio poetico, in cui si intrecciano voci letterarie di un passato remoto fino al presente dei giorni nostri. Il percorso drammaturgico, costruito con sapienza dal regista Fabio Grossi, esalta gli scritti, tra gli altri, di Giovanni Meli, Tomasi di Lampedusa, Luigi Pirandello, Luigi Capuana, Pippo Fava, Ignazio Buttitta, Andrea Camilleri, e numerosi altri autori siciliani. (Red)


SCHEDA / LEO GULLOTTA


Leo Gullotta, nato nel 1946 a Catania, ultimo di sei figli di un pasticcere, incontra la vocazione d'attore a 14 anni guardando Gassman recitare Adelchi. Dopo alcune esperienze nelle compagnie teatrali universitarie, inizia a recitare per lo Stabile di Catania, dove lavora per dieci anni accanto a grandi maestri come Ave Ninchi, Salvo Randone e Turi Ferro. Poi si trasferisce a Roma dove inizia a lavorare nel doppiaggio ma dove scopre, soprattutto, la comicità e il cabaret. Lavora al "Puff ", a "La Chanson" e, infine, approda al "Bagaglino" dove diventa in breve una delle colonne portanti dello spettacolo che gli regala una grande popolarità televisiva. Nel cinema debutta con Caffè Express di Nanni Loy con Nino Manfredi. Seguono Il Camorrista di Giuseppe Tornatore, per il quale riceve il primo David di Donatello come attore non protagonista. Con Tornatore continuerà a lavorare, sia come attore che doppiatore, in molti dei suoi film successivi, fra i quali Nuovo Cinema Paradiso. Collabora assiduamente anche con Nanni Loy, recitando in Testa o croce, Pacco doppio pacco e contropaccotto, Mi manda Picone, che gli valse nel 1984 il Nastro d'Argento, e Scugnizzi. Lavora inoltre in La scorta di Ricky Tognazzi (1992), Uomini Uomini Uomini di Christian De Sica (1994), Palla di Neve di Maurizio Nichetti (1995), Selvaggi di Carlo Vanzina (1995), Simpatici ed Antipatici di Christian De Sica (1998) e Il carniere di Maurizio Zaccaro (1996), per il quale riceve il secondo David di Donatello come attore non protagonista. Con Un Uomo perbene dello stesso regista conquista il suo terzo David di Donatello al festival di Venezia del 1999 oltre che il Globo d'Oro della Stampa Estera come migliore attore 2000. Nel 2002, per il suo ruolo in Vajont di Renzo Martinelli riceve il Ciak d'oro 2002 e il prestigioso Nastro d'Argento 2002 del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Per la fiction TV, dopo il successo di La Madre Inutile di J. M. Sanchez, Cristallo di Rocca di M. Zaccaro, Operazione Odissea di C. Fragasso e Onora il Padre di G. Tescari, ottiene un grande successo interpretando il ruolo del direttore didattico in Cuore, ancora una volta a firma di Zaccaro, per il quale gli vengono assegnati il premio del pubblico Capitello d'oro del Sanniofilmfest 2002, il Telegatto 2002 e l’Efebo d'Oro 2002.

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