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Cooperazione, l’impegno per il sistema sanitario in Sudan

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Cooperazione, l’impegno per il sistema sanitario in Sudan

(18 maggio 2017) Kassala, città del Sudan e capitale dello Stato omonimo, situata nei pressi della frontiera con l’Eritrea, ha ospitato nei giorni 14 e 15 maggio il seminario dal titolo “Strenghtening Sudan Health System – 2014-2017 Experience”. Con l’appuntamento a Kassala si sono concluse le attività del primo Programma di Cooperazione Delegata - Promoting Qualiting Health Services in Eastern Sudan- PQHS, affidato all’Italia dall’Unione Europea nel 2014, per un importo di 8.6 milioni di euro. Obiettivo dell’incontro presentare successi e criticità sui tre pilastri del programma: miglioramento dell’accessibilità e qualità dei servizi sanitari, sviluppo delle risorse umane. Elementi chiave per il rafforzamento del sistema sanitario nazionale in Sudan. L’iniziativa, disegnata sull’identificazione delle priorità e dei bisogni sanitari, in stretta collaborazione con i Ministeri della salute dei tre Stati del Sudan Orientale, ha realizzato la formazione di figure professionali sanitarie, la costruzione e riabilitazione di centri di salute, il miglioramento del sistema di distribuzione dei farmaci, che rappresentano aspetti fondamentali per garantire l’accesso universale alla salute nel Paese Africano.  Il buon dialogo con le autorità sudanesi ha favorito la creazione di un percorso comune, testimoniato, in sede di seminario, dai numerosi riconoscimenti per il lavoro svolto dalla Cooperazione Italiana.  Le “lesson learned”, caratterizzate dalle differenze culturali, sociali dei tre Stati target del programma, si sono riflesse in un incontro e un dialogo costruttivo che getta le basi per le iniziative del prossimo triennio finanziate dall’Unione Europea e dalla stessa Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per un importo complessivo di 28 milioni di Euro.  L’Italia è infatti presente con iniziative di cooperazione, per larga parte sanitaria, negli Stati dell’Est del Paese fin dalla firma degli accordi di Pace del 2006. Tali aree, ancora oggi, risultano tra le piu’ povere e bisognose di aiuto anche in vista del sempre più crescente flusso migratorio, proveniente dal Corno d’Africa, che investe direttamente gli Stati Orientali del Sudan. (red)


SCHEDA / I PROTAGONISTI

All’incontro hanno preso parte le controparti locali, tra cui una delegazione del Ministero della Sanità Federale con otto direttorati, le agenzie delle Nazioni Unite impegnate nel settore sanitario (Who, Unicef, Undp, Unops,Wfp), il ministro della Salute dello Stato di Kassala e i direttori generali dei ministeri statali della salute degli Stati coinvolti nell’iniziativa (Red Sea-Kassala-Gedaref), i dipartimenti degli stessi ministeri che hanno partecipato alla realizzazione del programma, una delegazione dell’Unione Europea in Sudan e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione Italiana allo Sviluppo.

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