(9 giugno 2017) Chi dice Enrico Prampolini dice un pittore, uno scultore, uno scenotecnico, un coreografo, un architetto e un designer. Un’artista che ha creato pubblicità, poster, fotomontaggi, grandi murales. Suo intento fu, come disse lui stesso, esprimere le estreme latitudini del mondo introspettivo. A rendergli omaggio oggi è la Polonia che ospita – grazie anche alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia - una mostra con diverse delle sue opere. Al Museo Sztuki di Łódź, terza città polacca per popolazione, saranno infatti esposti 32 tra disegni e schizzi di Prampolini, provenienti dall’Archivio Storico del Teatro dell’Opera di Roma. Prampolini (Modena 1894-Roma 1956) è una delle più importanti personalità artistiche dell’avanguardia internazionale. Nelle sue opere si ritrova l’eco di quasi tutte le nuove correnti artistiche della prima metà del XX secolo: il Futurismo, che ha cofondato insieme a Marinetti, il dadaismo, il costruttivismo, il surrealismo, l’astrattismo parigino di Cercle e Carré. (red)
SCHEDA / L’ARTISTA
Esponente di primo piano del Futurismo, ha frequentato lo studio di Giacomo Balla. Ha avuto contatti con i rappresentanti delle avanguardie artistiche europee: con il dadaismo, il Bauhaus, il De Stijl, con Pablo Picasso, Vasilij Kandinskij e Jean Cocteau.