(21 giugno 2017) Le opportunità di business per le imprese italiane in Uganda sono state il focus del secondo business forum “Uganda: Investment and Trade hub for East Africa” organizzato ieri a Roma dallo Studio Legale Pavia e Ansaldo, l’Ambasciata dell’Uganda e Confindustria Assafrica e Mediterraneo. Il forum, moderato nella prima parte della mattinata da Pier Luigi D’Agata, direttore generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo, è stato aperto dai saluti istituzionali di Grace Akello, ambasciatrice dell’Uganda in Italia, da Marco Claudio Vozzi, vice direttore centrale per i paesi dell’Africa Sub-sahariana del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da Christopher Kibanzanga, ministro dell’Agricoltura dell’Uganda. “La firma del Protocollo d’Accordo tra Confindustria Assafrica & Mediterraneo e la Chamber of Commerce and Industry of Uganda apre la strada ad una maggiore interattività tra le imprese italiane e l’Uganda” ha sottolineato d’Agata. I relatori si sono quindi concentrati, anche nel quadro di “Compact with Africa”, l’iniziativa del G20 per promuovere gli investimenti privati nel continente, sulle opportunità di investimento in infrastrutture, come strade e reti ferroviarie, nella meccanizzazione dell’agricoltura e in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ma anche sull’importante contributo che il sistema Italia può fornire allo sviluppo del paese e del continente. “Attraverso il nostro desk Africa forniamo assistenza a istituzioni internazionali e a clienti italiani e stranieri interessati a progetti di investimento in tutto il continente ed abbiamo sviluppato negli anni una notevole esperienza. L’Uganda, in particolare, è sempre di più un paese strategico per accedere ai mercati dell’Africa Orientale anche considerando la stabilità politica del paese e l’alto tasso di crescita economica”, afferma l’avvocato Mario Di Giulio, partner e responsabile del desk Africa dello Studio Legale Pavia e Ansaldo. (Red)
SCHEDA / L’UGANDA
L’Uganda, posizionata strategicamente tra l’Africa Orientale e la regione dei Grandi Laghi, si qualifica come un vero e proprio hub per gli investimenti e gli scambi commerciali all'interno della Comunità dell'Africa Orientale. La crescita del Paese è inoltre stimata al 5,1% quest’anno per arrivare al 5,8% l’anno prossimo anche grazie ai grandi progetti infrastrutturali annunciati dal governo sulla scia del piano di sviluppo che punta a trasformare l’Uganda in una nazione a medio reddito entro i prossimi 30 anni.