(3 agosto 2017) Una delegazione di 19 studenti dell’Università LUISS “Guido Carli” di Roma ha trascorso uno stage formativo di una settimana in Kosovo organizzato e guidato dai militari italiani del Multinational Battle Group West della missione internazionale Kfor. Gli studenti, nell’ambito di una collaborazione avviata tra la Luiss e il ministero della Difesa, hanno convissuto con i militari italiani del comando multinazionale a guida italiana su base 3° Reggimento Artiglieria da Montagna della Brigata Alpina “Julia” condividendo le attività operative e incontrando autorevoli rappresentanti delle istituzioni e delle realtà economiche e sociali del Kosovo nell’ambito dell’ambiente universitario, del contesto amministrativo-comunale, della tutela e della conservazione dei beni culturali, dell’industria e delle tradizioni etniche e religiose. Il Comandante del Mnbg-W, il colonello Enzo Ceruzzi ha definito l’esclusiva esperienza come “una fondamentale risorsa capace di trasmettere un bagaglio di conoscenze che per gli studenti si concretizza in un vantaggio competitivo straordinario teso a sviluppare una piena comprensione di quello che oggi è il sistema Paese”.
SCHEDA / IL PROGRAMMA DI VISITE
Gli studenti, nel corso della programma settimanale, hanno incontrato il rettore dell’Università di Mitrovica, , il rappresentante della comunità serba di Goradževac, la direttrice del Museo etnico di Peć/Pejë e di Dakovica/Gjakova oltre a visitare i progetti della Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) del MNBG-W, il simbolico ponte di Austerliz, presidiato dai Carabinieri della Multinational Specialized Unit (MSU) di Kfor, la Moschea, la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica della città di Prizren, il museo dell’antica “lega di Prizren” di epoca ottomana e l’antica rocca difensiva, il centro di Dakovica/Gjakova, l’area archeologica dei primi nuclei abitativi di Peć/Pejë, la fabbrica della birra Pejë quale eccellente modello imprenditoriale ed economico locale e i patrimoni dell’umanità dell’Unesco del patriarcato di Peć/Pejë e del monastero di Deĉani risalenti al XIII secolo.
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