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Arte, la Cina ospita la mostra “Segni”
di Corrado Veneziano

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Arte, la Cina ospita la mostra “Segni” <br> di Corrado Veneziano

(28 agosto 2017) “Ogni cosa, anche se è già vista, va ri-ista, ri-guardata. Tutto è qui, di fronte a noi, eppure questo ‘essere di fronte’ va approfondito con semplicità e meraviglia, con dolcezza, poesia, energia nuova: consapevoli che ogni spostamento del nostro sguardo, ogni battito delle nostre ciglia, ogni ‘messa a fuoco’ dei nostri occhi può raccontare qualcosa di divertente e nuovo: di urgente, necessario, bellissimo”. Parole dell’artista Corrado Veneziano che si prepara a sbarcare con le sue opere in Cina. Sabato 2 settembre (con anteprima per le autorità venerdì 1 settembre) prende, infatti, il via presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Lanzhou,  “Segni”. Fortemente voluta e curata da Wu Weidong, direttore di questo spazio espositivo, l’esposizione di Veneziano, in programma fino al 10 ottobre (ingresso libero, dalle 9 alle 18), è una delle poche personali allestite presso il museo: infatti, la più accreditata galleria nazionale cinese nel settore dell’arte contemporanea - nota per accogliere i lavori dei maggiori artisti cinesi e per ospitare le opere di artisti viventi, con particolare attenzione nei confronti di quelli internazionali - raramente destina le proprie sale a singoli artisti. “Abbiamo l’enorme piacere di avere a Lanzhou l’artista italiano Corrado Veneziano, impegnato in una ricchissima mostra personale nella Galleria Nazionale. Grazie alle sue 40 opere, - ha dichiarato Wu Weidong  - i professionisti, i collezionisti e gli appassionati d’arte di Lanzhou, del Gansu e della Cina avranno l’occasione di godere della complessità dell’arte contemporanea italiana. Siamo certi – ha aggiunto - che la Mostra avrà un successo forse mai registrato in precedenza per la provocazione, novità, bellezza delle opere pittoriche presentate”. In mostra in Cina quaranta tele, metà delle quali di grandi dimensioni, realizzate con colori a olio, acrilico o con tecnica mista. Soggetto del suo lavoro un universo visivo noto a tutti noi e rappresentato, di volta in volta, da simboli, segni quotidiani, marchi di catene e network commerciali, loghi legati al mondo dell’economia e dell’industria, codici a barre che campeggiano in ogni luogo aziendale e, non ultime, le grandi tele del ‘500 italiano, così tanto conosciute, guardate, ammirate da risultare anch’esse una sorta di marchio, riproducibile e ripetuto. Partendo da tutti questi, Veneziano sceglie di ribaltare e ricombinare ogni soggetto. I codici a barre dei libri diventano cancelli, steli di fiori, rami di ulivo su cui l’artista imprime scritture occidentali e orientali, alfabeti antichi e moderni, grafie misteriose; il QR diventa un mosaico, le bottigliette della “Coca cola” donne solitarie e pensose i cui lineamenti sono nascosti dal burqa. Anche i capolavori di Michelangelo, Masaccio, Leonardo da Vinci, Botticelli, autori tra i più affascinanti della storia dell’arte occidentale, subiscono una trasformazione per mano dell’artista che trasforma la “Ultima Cena” in un fast food sacro e pubblicitario, sostituisce la “mela” dell’Antico Testamento con una più tecnologica “Apple”.(red)


SCHEDA / L’ARTISTA

Corrado Veneziano (Tursi, 1958) ha alternato le sue attività di ricerca e di docenza accademica con il suo permanente lavoro di artista. Regista teatrale per Festival e rassegne internazionali (spesso con la Biennale di Venezia) e regista televisivo per la Divisione ragazzi di Rai 3 e per Rainews 24, ha pubblicato molteplici volumi (sulla comunicazione e la espressività) con importanti case editrici italiane. Ha tenuto laboratori e seminari in università e accademie, in Europa, negli Stati Uniti, in Africa. Nel 2013 ha presentato per la prima volta i suoi lavori pittorici a Roma, raccogliendo l'attenzione lusinghiera del critico Achille Bonito Oliva e dell'antropologo Marc Augè. Sulla sua produzione pittorica vale la pena sottolineare la mostra ospitata con il sostegno del Ministero degli Esteri e ospitata a Bruxelles nel primo semestre europeo di presidenza italiana (2014) e due eventi, del 2015. Il primo è legato alla personale ISBN 9788820302092 tenutasi a Parigi nell'Espace en Cours diretto da Julie Heintz; il secondo è invece relativo al quadro che la Rai gli ha commissionato per il 67° Prix Italia - Concorso internazionale della Tv, del web e della radio. La mostra parigina si è inscritta nelle manifestazioni francesi sul 750 anniversario della nascita di Dante Alighieri; l'opera per il Prix Italia (tenutosi a Torino tra il 19 e il 24 settembre) è diventata l'immagine-simbolo della rassegna 2015 del Prix, intitolata "Il potere delle Storie. Il laboratorio della Creatività". Anche il 2016 ha registrato varie iniziative pittoriche e artistiche, tra cui vale la pena di citare la personale alla antica Galleria Nevskij 8 di San Pietroburgo dal titolo "I codici dell'anima" in cui Veneziano ha presentato, per larga parte, i lavori dedicati ai codici ISBN. Recentemente (San Pietroburgo, gennaio-febbraio 2017) l’artista è stato impegnato in esposizione in quel medesimo spazio con la personale “Segni, loghi e corruzioni”, a cura di Raffaella Salato.

(© 9Colonne - citare la fonte)